La Polizia di Stato di Potenza, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del capoluogo lucano guidata dal procuratore capo dott. Francesco Curcio , sta eseguendo una vasta operazione antidroga, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Potenza, con il supporto e la collaborazione, nella fase esecutiva, degli investigatori delle Squadre Mobili di altri ventidue capoluoghi di provincia, dei Reparti Prevenzione Crimine di Basilicata, Lazio, Puglia, Calabria e Toscana, di un’aliquota della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione Operativa Dia di Potenza e di unità cinofile della Polizia di Stato. condotta dalla Squadra Mobile della Questura, diretta all’esecuzione di numerosi provvedimenti restrittivi di varia natura e decreti di perquisizione nei territori di Potenza, Roma, Salerno, Foggia, Reggio Emilia, Lecco e Matera.
Sono 42 i provvedimenti cautelari disposti per reati di vario genere, 33 delle quali con ordine di carcerazione (20 in carcere e 13 ai domiciliari) e 9 misure dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza. Gli indagati rispondono delle accuse a vario titolo di appartenenza a due doverse associazioni per delinquere finalizzate al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravate dal numero di partecipanti e dall’aver commesso i fatti in luoghi frequentati da minori. Infatti, le indagini della Polizia hanno accertato numerosi episodi di spaccio di droga (hashish, marijuana e cocaina) a minorenni.
Le misure restrittive sono state applicate nei confronti di soggetti ritenuti gravemente indiziati di appartenere a due distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravate dal numero dei partecipanti e dall’avere commesso i fatti in luoghi frequentati da minori. Le intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti tradizionali e a distanza, anche mediante il ricorso a videocamere e tracciamenti GPS, acquisizioni documentali hanno permesso di ricostruire numerosi viaggi di approvvigionamento presso i rifornitori di nazionalità italiana residenti a Cerignola (FG) e un rifornitore di nazionalità marocchina residente a Eboli (SA) oltre alla gestione di vere e proprie piazze di spaccio.
L’attività di rifornimento della droga si svolgeva attraverso fornitori di Eboli e Battipaglia (Salerno), Roma e Cerignola (Foggia), mentre l’ attività di spaccio veniva effettuata nei pressi di scuole, come il “Cafarelli” di Tito, e nei luoghi della movida e di maggiore frequentazione di Potenza, come i rioni Macchia Romana, Poggio Tre Galli, Risorgimento, nelle piazze e parchi pubblici. Nello specifico, sono state documentate 31 trasferte in direzione della cittadina pugliese e 20 trasferte verso il comune campano: in particolare, in occasione della programmazione dei viaggi verso le predette località, i sodali si sono ben organizzati al fine di eludere la sorveglianza e i controlli delle Forze dell’ordine.
Il procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, nel corso della conferenza stampa ha descritto l’esito dell’operazione come un “fenomeno giovanile“, ma con caratteristiche di organizzazione criminale che attraverso lo spaccio di sostanze stupefacenti mirava al facile guadagno, incurante del rischio di doversi confrontare con chi, a Potenza e a Tito (Potenza), è dedito all’attività criminosa.
“Gruppi di giovani, dai 14 anni in su, incensurati, che hanno fiutato l’affare e si sono messi in gioco, sfruttando anche i canali tecnologici moderni, con transizioni via internet e con i bit coin, con staffette organizzate e un linguaggio in codice, senza valutare i rischi correlati» ha commentato il procuratore Curcio . Nell’operazione sono 17 le persone arrestate in flagranza di reato, oltre a vari deferimenti in stato di libertà e sono state sequestrate 44 chili fra hashish e marijuana, circa 250 grammi di cocaina, denaro contante e materiale per il taglio e il confezionamento delle sostanze. Per due minorenni la posizione è stata trasferita per competenza alla procura del tribunale per i minorenni.
“Abbiamo inferto un colpo significativo a questa organizzazione – ha commentato il questore di Potenza, Giuseppe Ferrari – portando a compimento un lavoro iniziato già anni addietro nei punti sensibili del territorio cittadino. Siamo certi che questo potrà avere certamente ricadute positive, scoraggiando il proseguimento di questa attività. “La giovane età dei responsabili, ma anche la provenienza da nuclei familiari normalissimi, senza particolari situazioni di disagio deve rappresentare un allarme, da combattere anche con una revisione legislativa in materia di spaccio, ma anche un invito alle famiglie a tenere alta l’attenzione sui comportamenti dei propri figli” ha concluso il procuratore Curcio.