A distanza di poche ore dal nuovo confronto tra governo e Regione dopo lo scontro sul comitato per i Giochi del mediterraneo, tutte le forze politiche prendono posizione . La prima discutibile iniziativa è stata quella deii parlamentari pugliesi del Pd (Francesco Boccia, Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Michele Stefanazzi), che si sono rivolti con una lettera congiunta ai prefetti di Brindisi, Lecce e Taranto, contestando “l’ennesimo sgarbo istituzionale da parte dell’esecutivo, che non solo lede in profondità quel principio di leale collaborazione che dovrebbe informare sempre il rapporto tra livelli di governo, ma che pone seriamente a repentaglio il concreto svolgimento dei Giochi del 2026“. Gli esponenti del PD manifestano la loro apprensione “per l’eventualità, sempre più fondata, che le province di Taranto, Lecce e Brindisi possano perdere questa straordinaria occasione di sviluppo e visibilità», e chiedono «di valutare l’opportunità di convocare un tavolo che riunisca tutti i rappresentanti istituzionali degli enti interessati dall’organizzazione della manifestazione”.
Iniziativa questa a cui hanno replicato immediatamente i deputati di Fratelli d’ Italia Dario Iaia, Giovanni Maiorano e Saverio Congedo: ” Abbiamo letto con molta attenzione la nota inviata ai Prefetti di Taranto, Brindisi e Lecce dai deputati Pd Stefanazzi, Pagano e Lacarra e del senatore Boccia. La prima impressione che abbiamo avuto è stata quella di voler avvelenare ancora gli animi, senza alcuna volontà di collaborazione per portare a casa un risultato che apparterrà a tutti, paradossalmente anche a coloro che hanno accumulato i ritardi che il Governo e per il suo tramite il Commissario Ferrarese, si sono trovati di fronte. Con una straordinaria giravolta, i deputati del Pd che, inizialmente, non ritenevano nemmeno opportuno il commissariamento dei Giochi, oggi si accorgono che la manifestazione è gravata da moltissime difficoltà, in primis la scarsità di tempo a disposizione. E come mai questo tempo è così poco? Loro dovrebbero saperlo bene. Per fortuna, questo Governo è intervenuto con determinazione, affidando ad un top manager come Ferrarese un’impresa complessa. E’ bene precisare che, mentre altri sono dediti solo allo sproloquio, il Governo ha confermato le risorse. I 150 milioni sono già a disposizione ed altri fondi arriveranno e stiamo provando a recuperare i 3 anni di totale ed inequivocabile immobilismo. O vorrebbero negare anche questa evidenza? Ci sono atti e progetti definiti interventi del Comitato antecedenti all’arrivo del Commissario? Nessuno, solo propaganda e inutili passerelle. Solo kermesse per sprecare fondi pubblici.Sia chiaro al Pd e company che noi non abbiamo bisogno di inseguire il consenso elettorale, la gente ci ha già dato ampia fiducia e porteremo a termine gli obiettivi che ci siamo posti, compresi i Giochi del Mediterraneo“
Aggiungendo: “Il Comitato che avrebbe dovuto quantomeno occuparsi dei progetti non ha prodotto assolutamente nulla. Ad oggi, ci sono solo parole vuote, spese di viaggi e viaggetti e zero sostanza, per ultima la consegna ieri delle bici elettriche. Al contrario, il Commissario Ferrarese in soli 4 mesi ha già svolto un grande lavoro ed è in grado di presentare il masterplan, avendo definito evidentemente tutte le questioni. Il Governo ci ha messo la faccia, i Giochi si faranno nonostante qualcuno continui a remare contro per il solo gusto di addossare poi le proprie colpe ad altri. Ma a noi questi giochetti di partito non interessano, noi crediamo in questi Giochi e stiamo facendo di tutto affinché Taranto li possa vivere“.
“.
A queste dichiarazioni hanno controreplicato dal Pd: “Traspare soltanto il crescente nervosismo di Fratelli d’Italia per il concreto approssimarsi di un fallimento. Prima o poi vorremmo avere risposte chiare su un quesito posto tempo fa, ossia se il “top manager” Ferrarese abbia o non abbia i requisiti di legge per esercitare il ruolo che gli è stato conferito” aggiungendo: “Vogliamo esprimere tutta la nostra soddisfazione per lo strepitoso traguardo raggiunto da FdI e dal Governo Meloni, capace addirittura di “confermare” i 150 milioni di euro stanziati nella scorsa legislatura“.
Il capogruppo M5s in Consiglio regionale Marco Galante ha affermato che “sembra che al Governo ci sia chi vuol far saltare i Giochi del Mediterraneo a Taranto per impedire alla città di avere un futuro diverso. Non possiamo permettere l’ennesimo scippo ai danni di una città che sta già pagando un prezzo troppo alto in tema di ambiente e salute. Mancano appena due anni e non si può perdere altro tempo prezioso. Bisogna approvare il masterplan e iniziare a lavorare per le opere necessarie. I tarantini devono avere la garanzia che non perderanno questa opportunità”.
Conclude la sequenza delle dichiarazioni politiche, il consigliere regionale Massimiliano Di Cuia (Forza Italia): “Quello che sta accadendo è a tratti indecifrabile ed è la narrazione di una manifestazione mondiale di straordinaria rilevanza per il territorio che sembra, però, essere utilizzata da alcuni come arma politica. È chiaro che il nostro intento sia deciso e determinato ed è per questo che rinnoviamo l’invito alla responsabilità a tutti gli attori della vicenda. La posta in palio è troppo alta, vietato sbagliare ancora”.
Il CORRIERE DEL GIORNO come ben noto ai propri lettori non è espressione politica di alcuna componente o fazione, è stato il primo ad occuparsi delle problematiche dei Giochi del Mediterraneo, non può esimersi dal porre alcune domande aperte agli esponenti del centrosinistra:
- avete mai letto i masterplan redatti da Elio Sannicandro direttore del Comitato organizzatore , che prevedeva un impegno finanziario contributivo della Regione Puglia e dei Comuni partecipanti ai Giochi del Mediterraneo, per un importo di 150 milioni di euro, che non sono mai stati versati ?
- dove eravate in questi ultimi 4 anni durante i quali il Comitato Organizzatore ha realizzato solo dei rendering (illustrazioni grafiche) ed organizzato conferenze stampa a scopo elettorale ?
- nulla da dire sui ritardi causati dal sindaco Melucci che voleva a tutti i costi fare realizzare a Taranto uno stadio nuovo con una spesa prevista circa 50 milioni di euro (di cui 25 milioni “pubblici”) da affidare per 90 anni con un project financing ad una società neo-costituita (la Red Sport s.r.l. – n.d.r. ) dal capitale sociale di 11mila euro, priva di alcuna esperienza settoriale, che prevedeva di realizzare all’interno dello stadio nuovo un centro commerciale di 20mila m2 ?
- come si fa a sostenere una persona come Sannicandro, cacciato dal Coni per avere assegnato circa 800 mila euro a suo nipote per la progettazione della pista di atletica dello stadio di Barletta ?
Qualcuno ci risponderà ? Abbiamo seri dubbi che non arriverà alcuna risposta.