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22 Novembre 2024 04:34

I Carabinieri scovano a Caivano un’arsenale di armi e droga dei clan dentro il muro in un casolare. Ma per il centrosinistra non va bene…

I carabinieri hanno arrestato due persone. Uno di loro controllava con un sistema di sorveglianza l’area intorno al casale dall’abitazione vicina. E sul Dl Caivano c’è la fiducia della Camera

Grazie ad un blitz dai Carabinieri del comando provinciale di Napoli che insieme con gli artificieri hanno passato al setaccio un casolare di Caivano dove hanno rinvenuto nascosto dentro un muro, nascosto nei mattoni coperti da cemento, un arsenale di armi e droga dei clan della camorra (4 pistole, una mitragliatrice Scorpion, con 600 proiettili, 6 chili e mezzo di hashish e 2 chili e 300 grammi di cocaina) .

Le armi e la droga murate sono state scoperte nel casolare grazie all’ausilio ed utilizzo di un metal detector: i clan della camorra, secondo gli inquirenti, starebbero cercando in questa maniera di occultare lo spaccio di droga e le loro armi dalle continue operazioni delle forze dell’ordine che da mesi oramai si stanno susseguendo in quella zona tormentata del hinterland partenopeo.

Un uomo di 51 anni, Massimo Natale, è stato fermato ed arrestato dai Carabinieri nelle vicinanze del casolare, in quanto in possesso di droga e munizioni. Poco prima i militari dell’Arma, sempre nel corso degli stessi controlli, hanno arrestato Emanuele Padulo 40enni, un abitante del quartiere già noto alle forze dell’ordine, che è stato trovato in possesso di 4.900 euro ritenuti di dubbia provenienza. Nella sua abitazione, adiacente al casolare nel quale la camorra ha murato armi e droga, è stato trovato e sequestrato un impianto di video sorveglianza con telecamere ad alta definizione e un microtelefono.

Il ministro ai Rapporti con il Parlamento Luca Ciriano ha posto la fiducia al Senato, al decreto Caivano che è stato “blindato” dal governo che ha posto la fiducia sul voto, ed è passato in aula a Palazzo Madama con 90 voti a favore e 45 contrari. Il dibattito sulla sicurezza a Caivano intanto prosegue, anche a livello politico.

L’opposizione ancora una volta ha dato il peggio di se stessa. La senatrice Dafne Musolino di Italia Viva ha criticato il Dl che mira a contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa, la criminalità minorile e a migliorare la sicurezza dei minori nell’ambito digitale. La parlamentare ha il timore che il provvedimento sia il risultato del sensazionalismo del momento, anziché “una risposta basata su un’analisi accurata dei problemi sociali e delle loro radici” aggiungendo “che il provvedimento sembra mirare a offrire una soluzione rapida a un problema con radici profonde anziché affrontare le cause sottostanti”. La Musolino invece di plaudire alla lotta alla camorra, ha criticato l’approccio del Dl Caivano, che a suo parere “sembra concentrarsi su misure punitive, come l’abbassamento dell’età di imputabilità, anziché affrontare le cause profonde del disagio giovanile, evidenziando che servono soluzioni sistemiche che offrano ai giovani strumenti per l’istruzione, la formazione e l’occupazione anziché creare una nuova generazione di giovani pluripregiudicati“.

Anche il capogruppo dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenendo in aula ha criticato il Dl Caivano che: “Il decreto Caivano era una bandiera del governo Meloni e ora finisce con la fiducia per paura che qualcosa cambi. La verità è che la maggioranza è divisa su tutto e il governo mette la fiducia contro la sua stessa maggioranza. È evidente che Lega e Fi parlano lingue diverse da quella di Giorgia Meloni”. Dichiarazioni queste che evidenziano la crisi politica della minoranza parlamentare di centrosinistra che non si da pace del consenso crescente del Governo Meloni.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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