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22 Novembre 2024 08:02

Blitz anti-terrorismo a Genova, un arrestato: “Sono un soldato di Dio”

Fermato un uomo del Bangladesh residente nel capoluogo ligure: è accusato di avere "pubblicamente istigato" attraverso web e social "a commettere delitti, anche di terrorismo"

Blitz anti-terrorismo a Genova. Arrestato un uomo, Faysal Rahman, 21 anni originario del Bangladesh, che risiede da più di due anni nel capoluogo ligure, dove lavora come operaio di una ditta in subappalto della Fincantieri di Sestri Ponente, ed è finito nel mirino della polizia per il suo attivismo nei circuiti telematici di matrice jihadista, riconducibili ad “Al Qaeda”. E’ accusato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. L’uomo si definiva sui propri account Facebook ‘Guerriero/Soldato di Dio’ e ‘Amante di Al-Qaeda’

Le indagini della polizia, che hanno portato all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, coordinate dal sostituto procuratore Federico Manotti della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova, sono partite alla fine del 2021 dopo mirati approfondimenti investigativi nei confronti dell’indagato. Secondo quanto ricostruisce la polizia, l’uomo aderiva “all’organizzazione terroristica pakistana ‘Tehrik-e Taliban Pakistsan (Ttp)’ associata ad Al Qaeda” ed è emersa “la sua disponibilità al combattimento ed al martirio”. Indagati a piede libero altri due cittadini del Bangladesh. Uno vive a Genova, l’altro invece a Mantova. Le loro abitazioni sono state perquisite, così come la casa dove il 21enne Faysal Rahman vive con la famiglia, a Sestri Ponente.

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L’uomo, nato nel Bangladesh ma residente a Genova, è accusato di avere “pubblicamente istigato attraverso la rete internet ed i social network Facebook ed Instagram a commettere delitti, anche di terrorismo”, e di aver fatto “apologia di alcuni atti di terrorismo”. L’indagato ha aderito al gruppo informale denominato ‘il Gruppo dei 20’ (a sua volta promanante dal gruppo Facebook ‘20 mila discepoli’), composto da venti soggetti accomunati dal sentimento di affermazione assolutista, anche con metodi violenti, dell’Islam, inizialmente creato per la jihad contro gli indù. La Digos di Genova, seguendo l’indagato, ha scoperto che compiva attività di auto-addestramento, finalizzate al compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, acquisendo in autonomia istruzioni sull’uso di armi da fuoco (in particolare sul fucile mitragliatore “AK – 47“) e sulle tecniche militari di combattimento.

Faysal Rahman fanno sapere gli investigatori, era in Italia con un permesso di soggiorno, è accusato di aver partecipato ad una organizzazione terroristica aderente a Al Qaeda, chiamata “Tehrik-e Taliban Pakistan (Ttp)“, inserita nell’elenco Onu di individui, gruppi, imprese ed entità inclusi nell’elenco delle sanzioni contro l’Isil (Da’esh) e Al-Qaeda, il cui obiettivo dichiarato è il rovesciamento del governo eletto del Pakistan per fondare un emirato basato sulla sua interpretazione della legge islamica, attaccando direttamente l’esercito pakistano e assassinando esponenti politici

Secondo quanto emerso dalle indagini della Polizia, l’indagato si è attivato “per acquistare la bandiera dell’organizzazione terroristica di appartenenza” e ha divulgato “attraverso la rete internet, i social network Facebook ed Instagram e piattaforme di messaggistica istantanea, quali WhatsApp e Telegram, azioni violente” riconducibili agli stessi gruppi terroristici.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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