Quando gli agenti della Polizia lo hanno fermato, ha iniziato a urlare “Allah Akbar” per poi tentare di prendere dallo zaino un coltello con lama di oltre 12 cm di lunghezza. La polizia di Stato di Milano ha arrestato nei giorni scorsi un cittadino algerino di 37 anni, colpito da un mandato di cattura internazionale per partecipazione ad associazione terroristica. L’uomo si era sin da subito mostrato particolarmente aggressivo con gli agenti della Polmetro che lo avevano fermato per un controllo.
All’esito delle comparazioni foto-dattiloscopiche, i poliziotti della Digos milanese hanno appurato come l’uomo, “mai evidenziatosi prima alle forze di polizia italiane“, fosse ricercato dalle autorità algerine in quanto ritenuto, sin dal 2015, appartenente alle milizie dello Stato Islamico e impiegato nel teatro bellico siro-iracheno.
Lo straniero, pertanto, su disposizione della Corte d’Appello di Milano competente per la procedura di estradizione, per la quale il ministro della Giustizia ha già dato l’assenso, è stato associato al carcere milanese ‘San Vittore’, in attesa dell’imminente trasferimento in patria.
Egiziano scrive “I Love Allah”, e il pilota atterra a Roma
Momenti di panico martedì pomeriggio all’aeroporto di Fiumicino per l’atterraggio improvviso del volo A321 diretto al Cairo della compagnia Vueling, con i tiratori scelti sulla pista di atterraggio pronti a sparare in caso di pericolo. A scatenare l’allerta antiterrorismo è stato un passeggero egiziano di 29 anni, che si era imbarcato a Parigi alle 11, 40 che ha scritto “I Love Allah” sul modulo per assumere medicinali in volo e scatta l’allarme antiterrorismo ad alta quota. Il comandante ha dirotta l’aereo per timore di un fondamentalista islamico a bordo.
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