Il Parco dello Sport di Bagnoli, inaugurato nel 2013 e mai aperto al pubblico, va verso la bonifica e la rifunzionalizzazione dell’area. L’obiettivo è di renderlo nuovamente usufruibile al pubblico per la data del 2026, quando Napoli spera di essere nominata Capitale Europea dello Sport. Il Parco sarà bonificato e ristrutturato dopo essere stato abbandonato e vandalizzato per anni. La gara era stata aggiudicata lo scorso luglio alla Ecologica S.p.A. per un importo di circa 13,5 milioni di euro. Il progetto esecutivo è stato preparato nella prima fase durata due mesi. I lavori di bonifica avranno una durata prevista di circa 20 mesi.
Il Parco dello Sport occupa un’area di circa 24 ettari nella quale, attraverso una sistemazione orografica e paesaggistica, il terreno è stato rimodellato in modo da realizzare un sistema “a crateri” che riprende la morfologia tipica dei luoghi e le figure dell’organizzazione vulcanica dei Campi Flegrei.
Nella sua configurazione progettuale il Parco dello Sport è articolato in tre crateri, che richiamano la morfologia dei Campi Flegrei, all’interno dei quali sono collocati campi da calcetto e calciotto, campi da pallavolo e basket, campi da tennis e piste per l’atletica leggera. Previsti dei locali adibiti a spogliatoi, mitigati nei crateri, un laghetto e aree destinate a parcheggi.
La Struttura Commissariale sotto l’impulso del Commissario Manfredi ha avviato da diversi mesi una serie di attività finalizzate all’individuazione di possibili soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili per la sua riqualificazione e per la restituzione alla città di un polmone impiantistico sportivo di assoluto pregio e di volano per la rigenerazione dell’intera area.
I lavori di risanamento sono partiti lo scorso lunedì 30 ottobre. Avviata la bonifica del Parco dello Sport, che sorge in via Leonardi Cattolica, con la contestuale apertura del cantiere in un’area di oltre 30 ettari. I lavori dureranno meno di 2 anni. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che è anche Commissario straordinario di Governo a Bagnoli ha commentato : “A Bagnoli abbiamo velocizzato tutte le opere di bonifica a terra: si comincia col Parco dello sport e nelle prossime settimane proseguiremo con le altre aree. A breve presenteremo i progetti per le infrastrutture e la bonifica a mare che però richiedono nuovi finanziamenti. Lo sviluppo di Bagnoli e di tutta l’area occidentale rappresentano un elemento di svolta storica per il nostro territorio“.
L’intervento di risanamento ambientale è propedeutico alla successiva fase di ripristino e rifunzionalizzazione che si rende necessario per i danni subiti dalla attrezzatura sportiva a causa del lungo tempo trascorso dalla sua realizzazione e per gli atti vandalici che hanno reso inutilizzabili i locali e gli impianti.
Gli interventi prevedono una combinazione con due diverse tecniche di bonifica utilizzate da Ecologica spa: il trattamento di una parte dei terreni mediante la tecnologia denominata “desorbimento termico”; la bio-phyto remediation per una superficie complessiva di circa 27.500 mq. La bio phyto remediation è una tecnica di bonifica ambientale che utilizza piante per rimuovere contaminanti dal suolo attraverso un processo di assorbimento attraverso il sistemi radicale.
La storia del Parco abbandonato e vandalizzato
Il Parco dello sport è conforme al Piano Urbanistico Attuativo Bagnoli Coroglio e il progetto era stato approvato, nelle diverse fasi, con più delibere di Giunta Comunale. Qualsiasi modifica inerente la destinazione d’uso andava verificata con il Comune di Napoli. Il Piano prevedeva la realizzazione di un’ampia offerta di campi sportivi per la pratica dilettantistica: un’attrezzatura pubblica per i cittadini. Il Parco dello Sport occupa un’area di circa 24 ettari nella quale, attraverso una sistemazione orografica e paesaggistica, il terreno è stato rimodellato in modo da realizzare un sistema “a crateri” che riprende la morfologia tipica dei luoghi e le figure dell’organizzazione vulcanica dei Campi Flegrei.
Il 29 settembre 2010 i lavori sono stati interrotti dall’Impresa al 93% della loro esecuzione, a causa dei mancati pagamenti, dovuti al mancato incasso dei contributi regionali (per cui si è proceduto al pignoramento delle somme). In data 13 settembre 2010 è stata aggiudicata definitivamente la gara di gestione dei campi sportivi, ma il mancato collaudo non ha consentito la consegna al vincitore della gara di gestione.
Nel corso della seconda metà del 2012 è stata presentata istanza di mutuo presso il Credito Sportivo di Roma al fine di recuperare le somme necessarie a completare l’opera ed aprirla al pubblico. Dopo articolata istruttoria l’istanza è stata respinta. Il 21. 1.2013 è stato sottoscritto l’accorso bonario per la risoluzione delle riserve iscritte dall’appaltore DECA su registro di contabilità. Il successivo 31.01.2013 l’Impresa ha restituito l’opera pubblica alla Bagnolifutura. Il sequestro delle aree avvenuto l’11 aprile 2013 ha bloccato ogni iniziativa. L’8.5.2013 è stato consegnato lo stato di consistenza del Parco dello sport come da verbale sottoscritto il 5.2.2013. Il parco dello sport era stato messo sotto sequestro essendo stata messa in discussione dalla magistratura inquirente la bonifica e la certificazione di avvenuta bonifica completata nel 2008. L’opera che fino al 2012 era ancora in perfetto stato di conservazione, durante il sequestro è stata vandalizzata.
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