I fatti risalirebbero al 2011 e l’inchiesta è stata coordinata dal pm Carmen Ruggiero della Procura della repubblica di Lecce . Un magistrato di Bari sarà processato dai giudici del Tribunale di Bari per una presunta raccomandazione a favore del figlio affinché vincesse un dottorato di ricerca. Si tratta del pm Gaetano Di Bari in attività presso la Procura della repubblica di Bari, che è stato rinviato a giudizio dal gup di Lecce. L’accusa è stata derubricata in tentata induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo l’accusa della procura leccese, il pm Di Bari avrebbero abusato dei suoi poteri per costringere il prof. Antonio Dell’Atti, preside della facoltà di Economia dell’ Università di Bari, per favorire la carriera di suo figlio Carlo, dottore di ricerca in diritto commerciale. Obiettivo: farlo farlo diventare ricercatore. Il pm Gaetano De Bari chiaramente ha sempre negato qualsiasi tipo di pressione, ma non ha convinto i giudici leccesi competenti sull’operato dei colleghi baresi.
Una cosa è certa se a Taranto si indagasse a fondo sulle “pressioni” che partono dalla Procura per sistemare amici, figli, mariti e mogli, negli enti e società pubbliche, incassando decine e decine di migliaia di euro, allora ci sarebbe da ridere….o meglio da piangere per molti di loro. Chissà che qualcuno del Consiglio Superiore della Magistratura prima o poi si svegli ed aprano gli occhi anche su Taranto. Se non ora, quando ?