Leonardo Leone de Castris 64anni è il nuovo procuratore generale di Bari. Il magistrato, che viene indicato come esponente della corrente di Area (sinistra), lascerà la guida della Procura di di Lecce per trasferirsi a Bari a gennaio, dopo che il Plenum del Consiglio superiore della Magistratura ha votato all’unanimità la candidatura votata anch’essa all’unanimità due mesi prima dalla Quinta commissione (commissione incarichi direttivi ) del Csm.
Leone de Castris è stato il più giovane procuratore della Repubblica d’Italia, chiamato a 49 anni a dirigere gli uffici della Procura di Rossano Calabro (Cosenza). Sostituto procuratore per 12 anni a Brindisi Successivamente nel 2012 a Foggia, e quindi a Lecce, dove oltre a guidare la procura salentina ha coordinato per 10 anni anche la Direzione distrettuale antimafia. Dal prossimo gennaio 2024 il posto di numero uno dei pm di Lecce, dovrebbe essere affidato temporaneamente all’aggiunto Guglielmo Cataldi. Nel 2024 verrà quindi messa a bando la guida della Procura di Lecce per la quale negli ambienti giudiziari viene data per certala candidature di Giuseppe Capoccia attuale procuratore della Repubblica di Crotone.
Le domande presentate a settembre 2022 per il ruolo di procuratore generale di Bari erano inizialmente otto, ed alla fine le candidature prese in valutazione dalla commissione sono stati solo quattro. Concorrevano oltre a De Castris, anche il procuratore capo di Foggia Ludovico Vaccaro i due procuratori aggiunti della procura di Bari, Francesco Giannella attuale coordinatore della DDA di Bari ed Alessio Coccioli alla guida del pool reati contro la pubblica amministrazione.
L’incarico di procuratore generale di Bari era stato messo a banda nel settembre 2022, a seguito del pensionamento di Anna Maria Tosto, che era stata provvisoriamente sostituita da Angela Tomasicchio.
“Il mio cuore è diviso a metà. Sono molto contento, ritrovo Bari che è la città in cui sono nato – ha commentato dopo aver ricevuto la notizia della sua nomina – e in cui andrò a svolgere un compito del tutto nuovo. È certamente un incarico prestigioso. Lascio Lecce che è ormai diventata casa mia: sogno in leccese e talvolta dico cose sconvenienti, quando mi arrabbio, in salentino. Sono qui da tanti anni, ci sono stato da pm, poi da procuratore. Lascio un ufficio che funziona bene, anche per il turn-over che c’è stato, rapporti umani che nel tempo si sono consolidati e che non risentiranno della distanza. Ma sono convinto che a un certo punto si debba cambiare, si debbano accettare nuove sfide, per pensare più in grande, per conoscere anche come si ragiona e si lavora altrove“.
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