MENU
3 Luglio 2024 07:29
3 Luglio 2024 07:29

L’immobiliarista Danilo Coppola rilasciato dopo l’ arresto per bancarotta ad Abu Dhabi

Secondo il Tribunale degli Emirati non è necessaria la custodia cautelare in carcere perché non c'è pericolo di fuga. Si attende la richiesta di estradizione dall'Italia

Danilo Coppola, è stato rilasciato nei giorni scorsi ed è tornato libero dopo essere stato arrestato la scorsa settimana ad Abu Dhabi su mandato d’arresto internazionale per una condanna definitiva per bancarotta . A dare la notizia è stato l’avvocato dell’immobiliarista, Gaetano De Perna: per il Tribunale degli Emirati Arabi Uniti – ha spiegato – non è necessaria la custodia cautelare, “perché non c’è il pericolo di fuga .Tutti sanno dove si trova Danilo Coppola, non è scappato e non scapperà” . Adesso si attende la richiesta di estradizione del ministero della Giustizia italiano, e “quando eventualmente sarà fissata l’udienza per decidere se estradarlo o meno“.

Coppola da tempo pubblica dei video sui suoi profili social in cuisi proclama vittima di errori giudiziari attaccando i magistrati milanesi e romani che si sono occupati di lui negli anni . Ed anche dopo l’arresto e il rilascio, è tornato online per diffondere la propria versione : “Ringrazio le persone che mi hanno dimostrato solidarietà anche in questa ultima follia che mi è successa – ha detto Coppola, col tono di chi si ritiene “perseguitato” – La giustizia  funziona, dove non funziona è solo in Italia, ma non funziona non per colpa dei magistrati, ma per colpa di alcuni magistrati che nel tempo hanno montato  decine di processi sulla mia persona che si sono conclusi con un nulla di fatto, e poi sempre gli stessi pm...”.

Danilo Coppola ha aggiunto nel suo video: “In altri Paesi c’è giustizia perché si leggono le carte, la Svizzera  ha negato l’estradizione, come mai una persona che è arrivata a 41 anni senza mai prendere  nemmeno  una multa è diventato il 21esimo uomo più ricco d’Italia e sono cominciati trenta processi?” Il video si è concluso con un appello al ministro della Giustizia Carlo Nordio : “La riforma  della giustizia serve – ha continuato Coppola -: mi rivolgo al ministro, la maggior parte dei nostri magistrati sono persone perbene che svolgono il loro lavoro delicato con cura e dedizione, altre purtroppo, una minoranza, sfruttano il loro ruolo da intoccabili per fare operazioni politiche o di classe sociale“.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
Inchiesta cooperative, la moglie del deputato Soumahoro torna in libertà
Il processo Pier Camillo Davigo. La sentenza di appello conferma la condanna di 1° grado.
Ancora una volta i magistrati si sentono degli intoccabili: imputazione coatta per i giornalisti Milo Infante e Angelo Maria Perrino per il caso Denise
Imputati quattro avvocati componenti della commissione elettorale per il Consiglio dell'Ordine di Taranto
Tre poliziotti a processo a Roma per Hasib Omerovic precipitato dalla finestra
Cerca
Archivi
Torna “Forum in Masseria”, la sesta edizione della rassegna economica condotta da Bruno Vespa
Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
La Regione Puglia chiede di costituirsi parte civile nel processo dell'inchiesta "Codice Interno".
Meloni ai dirigenti FdI: "Fuori chi vuole farci tornare indietro, niente spazio a razzismo o antisemitismo. Abbiamo già fatto i conti con il Ventennio"
Dl Sanità, promosso il piano Schillaci dall'86% degli italiani

Cerca nel sito