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22 Luglio 2024 12:25
22 Luglio 2024 12:25

Melucci cede ed azzera la Giunta. Dimissioni di massa dai CdA delle società municipalizzate.

Giovedì scorso dopo la conferenza stampa Melucci, tra il finto dispiaciuto e la sua nota permalosaggine e presunzione , aveva esternato la propria disponibilità a rivedere gli assetti interni alla sua maggioranza

“Come da richiesta dei livelli regionali dei partiti di centrosinistra e nell’attesa di conoscere sempre loro disponibilità al confronto il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha provveduto questa mattina all’azzeramento della giunta comunale” si legge in una nota di Palazzo di Città. L’ azzeramento degli assessori firmato da Melucci  è il terzo del suo secondo mandato di sindaco, mentre nel primo mandato lo aveva fatto per ben sei volte.  A rassegnare le dimissioni dai CdA delle società municipalizzate sono stati Nicola Infesta (Kyma Ambiente ex Amiu) Ilaria Pizzolla (Kyma Mobilità ex Amat) e Giuseppe Stasolla (Kyma Servizi ex Infrataras), tutti i dimissionari sono dell’area Italia Viva,  ed a seguito delle loro dimissioni per statuto sono decaduti tutti i rispettivi consigli di amministrazione. 

Massimiliano Stellato segretario regionale di Italia Viva

L’ ennesimo azzeramento della giunta ad opera del sindaco Melucci di fatto dovrebbe sancire conseguentemente l’uscita dalla maggioranza del consiglio comunale di Massimiliano Stellato e del suo gruppo che si fa chiamare Italia Viva, senza che in realtà questo partito avesse mai presentato una lista alle ultime elezioni comunali a Taranto, che è uscita anche dalla chat di whatsapp riservata ai componenti della maggioranza.

Melucci con questo azzeramento dimostra la sua debolezza ed e incoerenza politica, ma anche la propria mancanza di autorevolezza , e pur di non mollare i prossimi 11mila euro al mese (indennità prevista al Sindaco dal 1 gennaio 2024) cercando così di assecondare Pd, M5S, Con, Verdi e Psi, che di fatto erano usciti dalla maggioranza e senza i cui voti sarebbe stato impossibile governare l’ Amministrazione Comunale.

Sarà sufficiente questo ennesimo squallido “teatrino” per sanare le profonde fratture politiche ? Abbiamo più di qualche dubbio. Giovedì scorso dopo la conferenza stampa Melucci, tra il finto dispiaciuto e la sua nota permalosaggine e presunzione , aveva esternato la propria disponibilità a rivedere gli assetti interni alla sua maggioranza. Un comportamento questo contrario alla sua personalità. Non a caso Stellato aveva pubblicato su Facebook un post più che equivoco: “E vabbè (…) se vi dobbiamo prendere per i fondelli, lo faremo volentieri…” parole affiancate dall’emoticon dell’occhiolino, salvo poi cancellarlo . Questo azzeramento globale potrebbe rivelarsi una presa per i fondelli mascherata dal tentativo di ricomporre una coalizione che non è mai stata compatta ed unita ?

Michele Emiliano e Rinaldo Melucci: fine di un rapporto

Fonti vicine al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, riferiscono al CORRIERE DEL GIORNO che la fiducia nelle parole ed azioni di Melucci è finita. Martedì è previsto il consiglio comunale con all’ordine del giorno, l’ approvazione del bilancio. Sarà il voto in consiglio da parte dei consiglieri di Pd, M5S, Con, Verdi e Psi a delineare chi sono i consiglieri che vogliono realmente fare politica per il bene della città, e chi invece non vuole mollare la poltrona per paura di perdere il proprio stipendio raddoppiato. Lo squallore della sottopolitica tarantina è ormai nota a tutti.

Il Partito Democratico di Taranto riunitosi oggi ha mandato un segnale di forte compattezza con il voto all’unanimità sulla relazione del segretario regionale Domenico De Santis che al termine direzione ha affermato : “Abbiamo preso atto della prima apertura di questa mattina del Sindaco Melucci ma permangono ancora le criticità e le perplessità su quanto abbiamo chiesto. L’ingresso del Sindaco in una forza politica di opposizione, peraltro lontana dai principi e dai temi del programma elettorale del 2022, costituiscono un problema per la maggioranza che ha portato all’elezione del primo cittadino con oltre il 60% delle preferenze. Allo stesso tempo, l’ingresso in maggioranza di esponenti dell’opposizione, responsabili dello scioglimento anticipato del consiglio, non garantisce affidabilità e credibilità al proseguo dell’attività amministrativa.

il segretario regionale del Pd Puglia Domenico De Santis

“L’allargamento della maggioranza a consiglieri di opposizione per esigenze numeriche non giustificano il trasformismo e il tradimento elettorale compiuto. – ha aggiunto De SantisIl sindaco deve ricostruire la maggioranza originaria, e chiarire la sua personale posizione sulle diverse tematiche del programma, tra cui la posizione sullo scudo penale, la decarbonizzazione, il riesame Aia, sull’inceneritore, sul comparto 32 del pug e sul destino della società partecipata Kyma Ambiente. Sui Giochi del Mediterraneo la smetta di fare la foglia di fico dell’arroganza di Fitto, lo stesso che sta determinando il collassamento dell’ex Ilva. Questa grande opportunità per la Terra Jonica è patrimonio esclusivo della coalizione che ha vinto le elezioni e nessun atto di violenta rimozione storica potrà cancellarlo”.

“Solo se si garantisce quanto sopra, si compiono i passi indietro che abbiamo chiesto. Ora tocca al Sindaco ricostruire la maggioranza. – ha proseguito e concluso il segretario regionale del Pd – Altrimenti, ricordando al Sindaco che da qualche giorno, PD, M5S, Verdi, PSI e CON sono all’opposizione, non saremo disponibili ad approvare il bilancio di previsione. Pertanto, il Sindaco spieghi alla città le vere motivazioni che hanno portato a tradire il patto con i cittadini, chiarisca la sua posizione sui temi programmatici e apra poi la discussione con i singoli partiti. Solo dopo si potrà andare all’approvazione del bilancio di previsione ricostruendo il clima di fiducia necessario per garantire alla città di Taranto una buona amministrazione”.

L’opposizione: “Non vi è nulla di serio nè di politico in tutto questo”

l’onorevole Dario Iaia, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia

“La crisi del Comune di Taranto è oramai una pantomima difficile da seguire anche per gli addetti ai lavori. Il Sindaco Melucci per l’ennesima volta azzera la Giunta Comunale perché costretto dai partiti della maggioranza” dichiara con una nota l’onorevole Dario Iaia, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, a commento delle vicissitudini del Comune. “Non vi è nulla di serio né di politico – afferma Iaiain tutto questo. L’amministrazione della città si è ridotta ad uno scontro di potere tra fazioni che non hanno alcun interesse per i problemi e, soprattutto, per le prospettive di sviluppo del territorio. Si tratta di gruppi e gruppuscoli di potere che vanno avanti con ricatti quotidiani“.

“La città, governata da anni dal centro sinistra e dai 5Stelle – continua il corrodinatore jonico di Fratelli d’Italiaè oramai abbandonata a se stessa e relegata negli ultimi posti di quasi tutte le classifiche nazionali. Altro che programma “Ecosistema Taranto” che ha trovato il consenso dei cittadini. Qui è rimasto solo un sistema che di “eco” non ha assolutamente nulla. Come Fratelli d’Italia chiediamo che il Sindaco Melucci faccia capire alla città ed alle forze di opposizione se è in grado di amministrare la città. Di conseguenza, se ha i numeri ha il dovere di andare avanti. Se questi numeri non ce li ha, dovrebbe prendere atto di questo e trarne le dovute conseguenze“.

“Noi come forza di opposizione e centro destra, non possiamo che continuare a fare politica dai banchi della minoranza così come abbiamo fatto sinora con i nostri alleati, facendo proposte per la crescita di Taranto e chiarendo un aspetto: il centro destra è pronto per tornare al governo della città.
Non abbiamo alcun timore reverenziale e siamo pronti a farlo, così come abbiamo fatto a livello nazionale
“.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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