Si sono svolti questa mattina a Roma nella chiesa di San Salvatore in Lauro, i funerali del giornalista Paolo Graldi. per il quale si sono ritrovati per porgergli l’ultimo saluto tantissimi colleghi, rappresentanti delle istituzioni, lettori commossi de Il Messaggero il quotidiano più letto ed autorevole della Capitale, che Paolo Graldi dopo la direzione de Il Mattino di Napoli nei primi anni 2000, aveva diretto con grande successo per tre anni, per poi esserne nominato direttore editoriale. Negli ultimi anni, è stato editorialista del gruppo Caltagirone, scrivendo per Il Messaggero, Il Mattino ed Il Gazzettino di Venezia.
Il ricordo di Graldi è stato fatto dall’altare dall’ attuale direttore del Messaggero Massimo Martinelli che ha detto “Paolo era uno di famiglia, un padre acquisito. È rimasto cronista dentro sino all’ultimo“, seguito dal Presidente (e già direttore) de Il Fatto Quotidiano Antonio Padellaro che aveva lavorato con Graldi alla redazione roma del Corriere della Sera, dalla magistrata Simonetta Matone ora sentarice della Lega, e dal neurochirurgo Giulio Maira.
Alla cerimonia funebre hanno partecipato, oltre ai familiari ed all’adorata moglie Simona, numerose personalità tra le quali Gianni Letta, Francesco Rutelli con Barbara Palombelli, il senatore Pier Ferdinando Casini, i direttori del Tg5 Clemente Mimun, del Tg3 Mario Orfeo, dell’ANSA Luigi Contu, lo sceneggiatore e produttore Enrico Vanzina, l’ex sindaco Roma, Franco Carraro e tanti altri.
Alla famiglia Graldi, a sua moglie Simona, le più profonde condoglianze del nostro giornale, che ha sempre potuto contare sui consigli e l’amicizia di Paolo Graldi, che oggi con il suo esempio, il suo stile, garbo e professionalità ci guiderà, criticherà e consiglierà da lassù. Ciao Paolo, ci mancherai.