“Minacce, violenza privata e violazione della privacy, con l’aggravante del concorso di più persone”: queste le accuse ipotizzate dallo studio legale Tutino e contenute nella querela depositata nei co nfronti di due calciatori dell’Inter alla Procura di Milano, che ora dovrà decidere quali reati iscrivere in un eventuale fascicolo penale. Il querelante è rappresentato dall’avvocato Francesca Tutino.
L’episodio in questione risalirebbe al 6 gennaio, all’interno della discoteca “Hollywood” noto locale milanese in Corso Como , nella serata del post partita di San Siro con il Verona. “All’interno del locale c’erano molti calciatori di Verona e Inter – secondo il racconto del legale – Attorno alle 4.15 il nostro assistito era alla cassa del privé e accendeva la luce dello smartphone per controllare un pagamento. Subito veniva raggiunto da un soggetto alto e biondo, non identificato, per chiedergli se avesse fatto foto a calciatori presenti, cosa che viene negata immediatamente. Il soggetto a quel punto torna dai due atleti in questione”. Tutto finito? Macchè !
“Uno dei due raggiunge il nostro assistito e lo invita ad uscire dal locale, dove troverà l’altro insieme a un organizzatore, posso dire un direttore artistico della serata, grande amico dei calciatori e buon conoscente del nostro assistito, in quanto a quelle serate si accede solo su invito”. A questo punto, secondo il racconto, la situazione si riscalda.
“Al nostro assistito viene strappato il telefono di mano, gli viene messo in faccia per sbloccarlo mediante il riconoscimento visivo e il dispositivo viene frugato nelle foto, nei video, nel cestino, nelle chat e nei social personali. In seguito gli viene chiesto da uno dei calciatori quale sia la squadra tifata, alla risposta Milan gli viene intimato di dire la frase “Milan merda”, richiesta non accolta. Il cellulare viene restituito con l’aggiunta della frase che possiamo definire minatoria, “non metterti contro di me, non sai che cosa ti può succedere”. L’episodio si chiude, con i protagonisti che rientrano nel locale dove il denunciante “15-20 minuti dopo nota una lite accesa tra un giocatore del Verona e uno dei giocatori dell’Inter con cui era avvenuto l’incontro”. Ma non è tutto.
“Il nostro cliente, dopo la denuncia, ha chiestodi accedere al locale. Oltre a vedersi negato l’accesso è arrivata anche, a voce, la richiesta di ritiro dell’atto per poter entrare di nuovo all’Hollywood. A questa richiesta abbiamo risposto negativamente per sms. Abbiamo anche consegnato agli inquirenti in un plico la custodia del cellulare – conclude Simone Tutino – chiedendo il rilievo dattiloscopico per le impronte digitali”. Inoltre sono state acquisite anche le registrazioni delle telecamere dell’Hollywood dopo la denuncia presentata dallo Studio Tutino.
I nomi? Alcuni giornali hanno ipotizzato Marko Arnautovic, l’ avv. Tutino precisa “di non voler confermare né smentire”, ma conferma che si tratta di due calciatori stranieri che fanno parte della rosa di Serie A del club nerazzurro, che tace. Al momento nulla è stato confermato dalla Procura di Milano, che ha in gestione la denuncia del giovane.
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