MENU
30 Novembre 2024 04:36

Processo Capristo. Ultimo atto del processo

Il Collegio giudicante del Tribunale di Potenza si è riservato in camera di consiglio e la lettura del dispositivo di sentenza è avvenuta dopo tre ore. Circostanza che lascia intuire qualche diversità di pareri all' interno del collegio giudicante

Si è concluso nel tardo pomeriggio dopo una camera di consiglio durata tre ore, del Collegio giudicante presieduto dal presedente del Tribunale di Potenza dr. Rosario Baglioni, giudici a latere dr.ssa Marianna Zampoli e dr. Francesco Valente il processo a carico dell’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo e dei fratelli Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo che sono stati condannati ciascuno a due anni di reclusione (pena sospesa) ed al pagamento delle spese processuali.

 Il procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio, ed il pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni, lo scorso 18 ottobre avevano chiesto nei confronti di Capristo una condanna a 6 anni , richiesta che non è stata accolta e fortemente ridimensionata dal Tribunale. Per un’altra serie di ipotesi accusatorie relative a quest’ultimo reato, Capristo è stato assolto “perché il fatto non sussiste. “Questa sentenza sarà riformata – ha commentato al termine dell’udienza l’avvocato Angela Pignatari della difesa del procuratore Capristo, – perché siamo convinti che sarà data una lettura diversa degli atti oggetto del processo. Capristo è persona onesta e per bene e che non ha commesso i fatti per come sono stati inquadrati dal tribunale. Faremo appello”.

L’indagine aveva avuto origine dalla denuncia della pm Silvia Curione che sino a poco tempo fa inviava messaggi idilliaci e di stima a Capristo : il nuovo procuratore capo di Trani Antonino Di Maio che era subentrato a Capristo (nel frattempo trasferito alla guida della procura di Taranto), aveva chiesto l’archiviazione, che stranamente non venne accolta dal gip di Trani Maria Grazia Caserta (successivamente trasferita per i suoi problemi con un altro magistrato, Michele Nardi con cui intratteneva una turbolenta relazione) . Il fascicolo venne quindi avocato dall’allora procuratore generale di Bari, Annamaria Tosto avversaria di Capristo per quella nomina in cui prevalse solo grazie ad un’anzianità di alcuni mesi, contro la quale il procuratore aveva fatto ricorso al Tar (salvo ritirarlo su pressioni ricevute da alcuni magistrati oggi di “peso” di negli uffici giudiziari Bari) che consentì alla Tosto di restare al suo posto, ed il fascicolo venne trasferito per competenza alla Procura di Potenza. 

Per dovere e correttezza di informazione è bene segnalare che alla lettura dell’udienza oltre al nostro Direttore erano presenti le troupe televisive di Antenna Sud e Telenorba, e nessun giornalista della stampa quotidiana barese e pugliese, che non ha mai partecipato a nessuna delle udienze.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Sophie Codegoni, consegna le tremila pagine di chat di Basciano: "Ecco come mi minacciava"
La DIA sequestra a Foggia beni per un milione e mezzo di euro
Chiara Ferragni: "Non ha commesso una truffa, nessuna rilevanza penale"
Ergastolo per Alessandro Impagnatiello: l’omicidio di Giulia Tramontano fu premeditato
La violenza occulta: un fenomeno in crescita su cui riflettere
Scarcerato Alessandro Basciano: "Decisivi gli screenshot delle chat" con Sophie Codegoni
Cerca
Archivi
La premier Meloni in Puglia con Fitto, per garantire 6,5 miliardi di investimenti
Sophie Codegoni, consegna le tremila pagine di chat di Basciano: "Ecco come mi minacciava"
Mondiali 2026: sorteggio eliminatorie, Italia sarà testa di serie
Sciopero generale, venerdì mezzi fermi 4 ore per la precettazione
Arriva il calendario istituzionale 2025 della DIA. dal tema: "Follow the money"

Cerca nel sito