Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto, a Palazzo Madama, al convegno in memoria dell’On. Giuseppe Tatarella, in occasione del venticinquesimo anniversario della scomparsa. Dopo l’introduzione di Giuseppe Valentino, Presidente della Fondazione Alleanza Nazionale, hanno preso la parola i giornalisti Stefano Folli, Antonio Polito, Maurizio Belpietro, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Presente in sala anche l’ex presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini.
Alla presentazione del francobollo che ricorda Pinuccio Tatarella è intervenuto il presidente del Senato Larussa “Una storica figura senza la quale la storia politica d’Italia, anche dopo la sua scomparsa, sarebbe stata assai diversa. Credo che la svolta culturale che negli anni successivi ha dato la possibilità di creare una sorta di bipolarismo, anche se imperfetto, a destra sia stata per prima nella testa di Tatarella. È a lui che dobbiamo molto noi gente di destra“.
Pinuccio Tatarella è stato un politico lungimirante: immaginò, quando sembrava impossibile, il protagonismo della destra nel sistema bipolare. Credeva nel maggioritario perché credeva nella forza delle alleanze. E l’alleanza principale da fare era per lui quella sul presidenzialismo. Uomo di destra privo di nostalgie, riteneva che la destra c’era prima del fascismo e ci sarebbe stata dopo. Convinto che l’inclusività fosse un valore, non aveva paura delle parole come quando utilizzò l’espressione “poteri forti” in un’intervista del 1994. Espressione destinata a entrare saldamente nel lessico politico italiano.
Fautore di una destra riformista e senza tentazioni estremistiche, sostenitore della necessità di un dialogo rispettoso con l’avversario pur nella tutela delle reciproche identità. Una destra fiera di se stessa e senza complessi di inferiorità. Questo era Giuseppe Tatarella detto Pinuccio.
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