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27 Novembre 2024 03:23

Arriva il voto per i fuorisede alle Elezioni Europee. Non per le Elezioni Amministrative

Un emendamento presentato da Fratelli d'Italia prevede la possibilità per gli studenti fuorisede di votare fuori dal proprio Comune di residenza in occasione del prossimo Election Day dell'8 e 9 giugno. Il voto è previsto solo per le Europee: per votare anche allle Comunali sarà necessario rientrare alla propria residenza anagrafica

Gli studenti fuorisede potranno votare in occasione delle  prossime elezioni europee che si terranno in giugno, anche nella città dove studiano. Se si avvarranno di questa nuova possibilità, però non potranno votare per le elezioni amministrative della loro città di origine che si svolgeranno nell’election day dell’8 e 9 giugno. È quanto prevede un emendamento presentato da Fratelli d’ Italia al decreto elettorale depositato in Commissione affari costituzionali del Senato, che già in settimana inizierà l’esame delle circa 40 proposte di modifica.

La stessa Commissione sta esaminando un disegno di legge con norme generali sul voto ai fuorisede. Si tratta di un testo partito alla Camera su iniziativa di Pd e M5S, ma “svuotato” dalla maggioranza (come poi accaduto per il salario minimo) che ha introdotto una delega al governo da esercitare entro 24 mesi. Oggi FdI ha presentato un emendamento al decreto elettorale che renderebbe applicabile la norma sin dalle Europee 2024. 

L’election day principale si terrà l’8 e il 9 giugno, due giorni di seggi aperti per permettere un maggior afflusso di persone. Per la terza volta si andrà al voto di sabato come già accaduto nel 2004 e nel 2009 quando alla guida del governo c’era Silvio Berlusconi. Ci sarà l’accorpamento di elezioni Europee, Amministrative e in qualche caso anche Regionali, come per il Piemonte

Come votano i fuorisede

L’emendamento prevede due situazioni diverse: quando lo studente fuorisede si trova in un comune diverso dal suo ma nella stessa circoscrizione elettorale (per esempio un ragazzo calabrese che studia a Napoli), vota nella città di temporaneo domicilio in una apposita sezione elettorale: essendo gli stessi partiti e gli stessi candidati non ci sono problemi per i conteggi. Quando invece il fuorisede si trova in una città che ricade in un’altra circoscrizione elettorale (per esempio lo stesso ragazzo calabrese studia a Roma o Milano), in quel caso lo studente vota in una speciale sezione elettorale del capoluogo di regione, dove potrà votare per i partiti e i candidati della circoscrizione dove ricade il suo comune. Per esercitare tale possibilità il fuorisede dovrà presentare una domanda al proprio comune di origine entro 35 giorni dal voto, così avviando la pratica. Fratelli d’ Italia torna quindi su un tema che aveva fatto proprio anche in campagna elettorale .

Il voto delle Comunali

Tuttavia, l’emendamento ha sollevato perplessità nelle opposizioni non solo per il fatto che valga solo per queste elezioni Europee, ma perché in parte contraddice il decreto stesso che invece ha accorpato le Europee e le Comunali della primavera 2024. Se dunque il comune di origine del fuorisede dovesse essere uno dei 3.701 su 7.896 complessivi italiani in cui viene eletto il sindaco, lo studente dovrebbe rinunciare a questo voto se vuole usufruire invece per quello da fuorisede alle europee; oppure se vuole votare anche per il sindaco oltre che per le europee, dovrà tornare a casa. 

Saranno 3701 i comuni chiamati alle urne, per un totale di quasi 17 milioni di votanti. Tra queste città ci sono 27 capoluoghi di provincia e sei anche di regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.

Il voto delle Regionali

Nel corso del 2024 poi si eleggerà il governatore in Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna ed Umbria. Si parte con la Sardegna, dove i cittadini voteranno il prossimo 25 febbraio. Il 10 e 11 marzo toccherà all’Abruzzo, mentre il Piemonte, dove sono chiamati alle urne circa tre milioni e 600mila elettori, sceglie l’accorpamento con l’election day l’8 e il 9 giugno. L’ultima regione ad andare alle urne sarà l’Umbria, in autunno, come avvenne nel 2019 (ma potrebbe ancora scegliere di anticipare a giugno).

È ancora attesa la decisione della Basilicata che potrebbe però arrivare a breve. A stabilire la data del voto, secondo quanto si è appreso, sarà il presidente regionale Bardi che potrebbe sciogliere la riserva nelle prossime ore o giorni. In base ad alcune indiscrezioni, il giorno scelto per le regionali lucane potrebbe essere domenica 14 aprile oppure direttamente nell’election day di giugno.

Cosa può succedere in Basilicata

In Basilicata il centrodestra sembra orientato a una riconferma di Vito Bardi, visto il riconoscimento da parte di FdI che “ha governato bene”. Se sarà asse FdI-FI o meno si vedrà nelle prossime settimane, perché comunque, uno dei ragionamenti che circola, di qui al voto manca parecchio, anche se la Regione dovesse decidere di chiamare i lucani alle urne il 14 aprile.

I giorni del voto

Per le Europee le urne saranno aperte sabato dalle ore 14 alle ore 22 e domenica dalle ore 7 alle ore 15. Lo stesso varrà per tutte le elezioni che saranno unite alle europee. Quindi anche per amministrative e regionali in Piemonte (per ora). In tutti gli altri casi, invece, si voterà domenica dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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