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22 Luglio 2024 10:50
22 Luglio 2024 10:50

Ex-Ilva. Invitalia fa istanza di amministrazione straordinaria. Arcelor Mittal deposita istanza di concordato con riserva.

Acciaierie di Italia, a gestione Arcelor Mittal, vuole impedire a tutti i costi l’amministrazione straordinaria dopo aver cercato ripetutamente di togliere il disturbo previa "pesante" fuoriuscita.

Invitalia, dopo aver esperito negli ultimi mesi e da ultimo in queste settimane, in costante dialogo con il Governo, dopo aver esperito ogni possibile tentativo di accordo con il socio privato Arcelor Mittal, avendo preso atto dell’indisponibilità di quest’ultimo di contribuire finanziariamente a garantire la continuità aziendale o a sciogliere la joint venture in modo equilibrato e conforme alle normative vigenti anche di fonte europea nell’ambito di una situazione di crisi non dipendente dalla volontà né da responsabilità gestionali della parte pubblica, ha inoltrato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un’istanza per le conseguenti valutazioni tecniche e amministrative per la procedura di amministrazione straordinaria per Acciaierie d’Italia spa.

Immediatamente è arrivata l’ennesima manifestazione di ostruzionismo legale di Acciaierie d’Italia, o meglio di Arcelor Mittal che esprime l’attuale presidente Lucia Morselli che non si rassegna all’ imminente sua fuoriuscita dallo stabilimento siderurgico d’ Italia dove si è contraddistinto soltanto per compaortameni arroganti, farciti da minacce, black-list e rifiuti sulla necessaria trasparena . Il Gruppo (di fatto a maggioranza franco indiano) ha reso noto con un comunicato di aver depositato il concordato con riserva per tutte le aziende della holding: “Le società Acciaierie d’Italia Spa, AdI Energia Srl, AdI Servizi Marittimi Srl, AdI Tubiforma Srl hanno depositato domanda di concordato con riserva, con richiesta di misure protettive“.

Lucia Morselli copre il viso con il suo cappello

Il deposito dell’istanza (nell’interesse di Arcelor Mittal) porta la firma della Morselli è avvenuto in via telematica nella notte di venerdì scorso, circostanza questa che conferma che la “zarina” (soprannome come viene chiamata Lucia Morselli) già prevedeva le mosse di Invitalia. Il concordato con riserva infatti è uno strumento che l’impresa insolvente può stipulare con i propri creditori al fine di cercare una soluzione per entrambe le parti coinvolte. Questo consente all’azienda di negoziare e raggiungere un accordo con i creditori stabilendo delle nuove condizioni di pagamento o una ristrutturazione del debito. Questo tipo di concordato viene indicato anche “in bianco” in quanto non obbliga la presentazione di una proposta specifica iniziale da parte dell’impresa insolvente, nel caso piena di debiti gestionali. L’ennesima “furbata” dei franco-indiani.

Acciaierie di Italia, a gestione Arcelor Mittal, di fatto vuole impedire a tutti i costi l’amministrazione straordinaria dopo aver cercato ripetutamente di togliere il disturbo previa richiesta allo Stato italiano di “pesante” fuoriuscita. Le misure protettive e cautelari intatti., erano già state chieste dalla Morselli al Tribunale Civile di Milano, che venerdì scorso con un’ordinanza del giudice Francesco Pipicelli (che pubblichiamo integralente di seguito) nell’ambito della procedura per la composizione negoziata della crisi, le ha respinte sostenendo che per consentire e giustificareun provvedimento giudiziale di compressione delle azioni cautelari ed esecutive dei creditori sul patrimonio del debitore”, è necessaria “una concreta, attendibile e realistica prospettiva di risanamento dell’impresa” che nel caso di Acciaierie d’ Italia sotto la gestione di Lucia Morselli e del socio di maggioranza Arcelor Mittal (che si rifiuta di finanziare l’attività in Italia, optando per i propri investimenti in Francia), logicamente e correttamente per il giudice Pipicelli non può sussistere.

Sentenza-ILVA_Tribunale-Milano

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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