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27 Novembre 2024 01:26

Inchieste Puglia, continua il gioco sporco nel “campo largo” di Conte: “Lasciamo tutti gli incarichi alla Regione. É ora di fare pulizia”

Il presidente del M5S è ritornato a Bari per annunciare la svolta dopo gli scandali giudiziari che hanno coinvolto Comune e Regione. In realtà vuole solo danneggiare il "campo largo" per far crescere il M5s

Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha annunciato questa mattina la rottura in Regione Puglia dopo gli scandali giudiziari che hanno travolto Bari e non solo. “Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo. Vogliamo dare una fortissima scossa, è il momento di fare pulizia e tabula rasa. Dobbiamo estirpare la cattiva politica. Rinunciamo al nostro ruolo di governo, rimettiamo tutte le deleghe nella Regione Puglia“.

“Lasciamo i nostri posti in giunta, rimettiamo tutte le deleghe. Rinunciamo agli incarichi pur di cambiare le cose, le inchieste sono eloquenti, siamo per tutte le garanzie costituzionali, ma si sta estendendo la zona grigia” ha aggiunto ancora Conte “E quando c’è questo non ci può essere il M5S.

Giuseppe Conte questa mattina è arrivato in Regione, nel palazzo di vetro del Consiglio Regionale di via Gentile per tenere la sua conferenza stampa. “Ho alcune cose importanti da comunicarvi” aveva scritto nel post sui canali social con cui annunciava la conferenza stampa (con relativa trasmissione in diretta). E la prima è stata quella di far dimettere Rosa Barone dal suo incarico di assessore al welfare) dalla giunta regionale del governatore Michele Emiliano, unitamente alla rinuncia alla delega alla cultura della consigliera Grazia di Bari e al ruolo di vicepresidente del Consiglio regionale ricoperto sinora da Cristian Casili.

“Avvertiamo responsabilità per far voltare pagine alla politica, per segnare prima e dopo. Il M5S conserva aspirazione a non farsi cambiare dalla politica”, ha detto Conte aggiungendo “Serve una scossa. È il momento di fare tabula rasa. Dobbiamo estirpare erbaccia della cattiva politica. Siamo per tutte le garanzie costituzionali ma è evidente che il materiale acquisito dalle cronache ci conferma che ormai si sta estendendo una zona grigia, l’area della cattiva politica. Per questo rinunciamo in Puglia ai ruoli di governo e lasciamo tutte le deleghe: una decisione presa dopo un confronto tra tutti noi”.

Conte non interrompe il suo dialogo con Emiliano e lo spiega così : “Oggi diamo un contributo alla Puglia e al Paese. Non gridiamo solo ‘onestà’, abbiamo elaborato un patto di legalità, un protocollo molto articolato in modo tale che la Pa possa dispiegare la sua attività nel segno dei principi costituzionali, non chiediamo altro. Noi lo offriremo alle forze politiche, al presidente Michele Emiliano e ci predisponiamo di realizzare questo contesto normativo per dare una svolta dalla Puglia a tutto il Paese”.

Il ritorno in Puglia di Conte era previsto ed atteso, dopo il disimpegno “last minute” del Movimento 5Stelle nelle primarie per le Comunali baresi e sopratutto dopo le polemiche con il Pd, in particolare con la segretaria dem  Elly Schlein, che lo aveva accusato dal palco in piazza a Bari , senza giri di parole di favorire con il suo comportamento il centrodestra.

Emiliano: “La Regione Puglia mai toccata dalle indagini della Procura”

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ha affermato che “tutte le diverse indagini in questo momento in corso da parte della Procura di Bari non hanno mai riguardato l’attività istituzionale della giunta in carica, ed anche nell’ipotesi ultima si sottolinea che è stato un dirigente regionale a dare inizio alle indagini attraverso una sua denuncia. Ciò dimostra una capacità degli uomini e delle donne della Regione Puglia di comprendere e reagire ad ogni tentativo di commettere atti illegali“.

Emiliano ha aggiunto cheal fine di rafforzare la capacità di vigilanza e di denuncia da parte di chiunque abbia notizie di attività illegali compiute a qualunque titolo collegate alle attività istituzionali della Regione Puglia è attivo un sistema anticorruzione conforme alle leggi nazionali che ha consentito anche in passato di scoprire, ad iniziativa della Regione Puglia, gravi reati, come le truffe in agricoltura commesse da diversi professionisti, dando modo all’Autorità giudiziaria di condannare diversi soggetti ritenuti responsabili e di ottenere i relativi risarcimenti“.

l’ On. Dario Iaia, deputato di Fratelli d’ Italia

Iaia (FdI): “Davanti ad uno tzunami giudiziario, Emiliano minimizza. Atteggiamento irresponsabile e scandaloso”

Mentre un vero e proprio tzunami giudiziario si è abbattuto sulla città di Bari e sul palazzo della Regione Puglia, il governatore Emiliano prova a proteggersi con un ombrello che, evidentemente, non servirà a nulla. Anche oggi, uomini a lui vicini sono finiti nei guai a seguito di indagini, peccato che  l’ultimo in ordine di tempo, Pisicchio sia stato premiato solo a dicembre sempre dallo stesso Emiliano con la nomina a commissario dell’Arti. Allora delle due, l’una: o Emiliano non sa scegliere i suoi  stretti collaboratori oppure ne condivide il modus agendi.  In entrambi i casi, la situazione è davvero grave. Ora che anche Conte, in perfetto “stile Schettino”, ha abbandonato la nave madre, vige la confusione più totale. Ma solo in apparenza perché, come fanno i ladri di Pisa,   Emiliano e Conte di giorno litigano e di notte fanno gli accordi. Gli ultimi post su profilo social di Antonella Laricchia non lasciano molto spazio a dubbi” commenta l’ On. Dario Iaia, deputato di Fratelli d’ Italia che aggiunge: “I soggetti attinti dalle misure cautelari degli ultimi giorni sono tutti, compreso Pisicchio, vicinissimi politicamente al Presidente della Regione e nominati dallo stesso in posizioni di prestigio e di rilievo gestionale.  Il Presidente Emiliano sembra assumere l’atteggiamento del padre che voglia a tutti i costi prendere le distanze da comportamenti sbagliati dei figli, senza tenere conto che tutto quanto sta emergendo in questi ultimi giorni accadeva proprio sotto il suo naso.  Il sistema che gli ha permesso di essere riconfermato alle scorse elezioni regionali è evidentemente oramai imploso, l’unico che pare non sembra essersene accorto è proprio Emiliano.

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