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22 Luglio 2024 13:21
22 Luglio 2024 13:21

Netanyahu annulla la ritorsione immediata su richiesta di Biden

I riflessi sulla sicurezza del conflitto in Medio Oriente saranno al centro del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che domani alle 15 sarà presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e che vedrà la partecipazione dei vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato un attacco di ritorsione immediato a quello subito dall’Iran nella notte dopo essere stato dissuaso dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo scrive il New York Times, sottolineando che diversi membri del gabinetto di guerra avevano chiesto a Netanyahu di rispondere subito. Ma la mancanza di gravi danni in Israele e il colloquio tra Biden e Netanyahu hanno fatto sì che la rappresaglia non avesse luogo nell’immediato. La decisione, ancora da confermare, infatti sarebbe stata presa anche perché gli attacchi con droni e missili della notte sono stati quasi totalmente intercettati e hanno causato danni relativamente piccoli.

Gli Stati Uniti non vogliono “un’escalation in Medio Oriente. Lo sottolinea la Casa Bianca.  “Non vogliamo un’escalation, né una guerra con l’Iran”, ha assicurato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, al programma della NbcMeet the Press ‘. 

La Nato condanna l’attacco notturno dell’Iran su Israele come una “escalation” dell’instabilità regionale, invitando con urgenza “moderazione” da tutte le parti. “Condanniamo l’escalation notturna iraniana, invitiamo alla moderazione, mentre monitoriamo gli eventi da vicino“.

Il premier israeliano Netanyahu riunito con il gabinetto di guerra

Di fronte alla minaccia dell’Iran, costruiremo una coalizione regionale ed esigeremo un prezzo dall’Iran nel mondo e nel momento opportuno. E soprattutto, di fronte al desiderio dei nostri nemici di farci del male, noi ci uniremo e diventeremo più forti“. ha detto il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, con parole che suggeriscono che non appoggia un’immediata risposta contro Tehran, e ricordando “che non abbiamo ancora completato i nostri obiettivi, principalmente il ritorno degli ostaggi e la rimozione della minaccia da sud e da nord”.

“L’Iran è un problema globale, una sfida regionale e anche un pericolo per Israele e ieri il mondo è stato chiaramente unito con Israele di fronte a questo pericolo. Israele è contro l’Iran, il mondo è contro l’Iran e questo è il risultato, questo successo strategico che dobbiamo usare in favore della sicurezza di Israele” ha aggiunto Gantz in una dichiarazione, ripresa da Times of Israel, sottolineando che “non è finita”.

il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz

“Il sistema di alleanza strategica e cooperazione regionale che abbiamo costruito e che ha passato un test significativo ora deve essere rafforzato – ha concluso – Israele ha provato ieri che un’ancora di potere militare e tecnologico ed un’ancora di sicurezza in Medio Oriente

“Nuove sanzioni all’Iran dopo aggressione”

Il ministero degli Esteri israeliano ha chiesto che vengano imposte nuove sanzioni nei confronti dell’Iran dopo l’attacco di ieri contro Israele. ‘‘L’Iran deve pagare per la sua aggressione”, si legge in una nota del ministero. ”Il prezzo iniziale”, prosegue, deve essere il riconoscimento dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, come una organizzazione terroristica. Le nuove sanzioni, aggiunge, devono colpire il programma missilistico balistico di Teheran.

“La scorsa notte l’Iran ha lanciato un attacco su larga scala e senza precedenti, con centinaia di droni, missili da crociera e missili balistici, contro lo Stato di Israele”, afferma il ministero degli Esteri. ”Questo attacco dimostra ciò che Israele afferma da anni: l’Iran è il maggiore responsabile degli attacchi terroristici nella regione ed è anche la più grande minaccia alla stabilità regionale e all’ordine mondiale’‘, prosegue la nota. Inoltre, ”proprio come qualsiasi altro paese, Israele ha il diritto di difendersi di fronte al massiccio attacco dell’Iran. Israele si è difeso con successo dall’aggressione iraniana e continuerà a farlo in futuro”, si legge.

Le congratulazioni di Biden

“Il Presidente voleva congratularsi con il premier Netanyahu per un incredibile risultato militare, il primo ministro era molto grato per il supporto che il presidente ha offerto e dimostrato in sostegno di Israele”, ha detto Kirby alla Cnn che gli chiedeva se veramente Biden abbia detto a Netanyahu che gli Usa non erano disposti a sostenere una risposta israeliana all’attacco di Tehran.

Kirby non ha confermato, o negato, questa ricostruzione, ma ha ribadito che l’amministrazione Bidennon crede” che dopo l’attacco dell’Iran a Israele un allargamento del conflitto sia inevitabile “né crede che debba essere”. “Quasi tutto quello che ha fatto il presidente dall’inizio, sin dal 7 ottobre, è stato favorire la de-escalation, cercare di limitare le opportunità di una più ampia guerra regionale”, ha aggiunto.

Viminale, convocato domani il Comitato nazionale per la sicurezza

I riflessi sulla sicurezza del conflitto in Medio Oriente saranno al centro del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che domani alle 15 sarà presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e che vedrà la partecipazione dei vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence. Nella giornata di oggi il titolare del Viminale sarà in contatto telefonico con i prefetti delle maggiori città italiane, che a loro volta domani potrebbero convocare dei Comitati provinciali per fare il punto della situazione. La vigilanza antiterrorismo resta naturalmente ai massimi livelli su migliaia di obiettivi sensibili, con particolare attenzione ai circa 250 target considerati a maggior rischio.

Meloni condanna gli attacchi dell’Iran

“Il governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”. È quanto scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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