di Silvia Signore
Il presidente del Coni Giovanni Malagò in mattinata ha comunicato alla Giunta ed al Consiglio Nazionale le sue scelte, che sono state naturalmente avallate. Saranno Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo i due portabandiera azzurri per la spedizione olimpica ai Giochi di Parigi (26 luglio-11 agosto). A Tokyo furono Elia Viviani e Jessica Rossi: sempre un uomo e una donna, come da qualche anno indica consiglia il Cio per il rispetto della parità di genere. Tamberi e Errigo che sfileranno venerdì 26 luglio nella cerimonia di apertura dei Giochi prevista a Parigi lungo la Senna, riceveranno il tricolore dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia che si terrà il 13 giugno alle ore 11 al Quirinale, insieme ai portabandiera del Comitato Italiano Paralimpico.
L’indicazione di Tamberi e Errigo rispettano il requisito fondamentale per essere nominati: aver vinto l’oro olimpico. La scelta ricaduta su “Gimbo” Tamberi portabandiera (oro a Tokyo nel salto in alto ex aequo col qatariora Barshim), 36 anni dopo Pietro Mennea (Seul 1988), è un palese giusto e dovuto riconoscimento all’atletica italiana che in Giappone ha vinto 5 ori su 10.
Se Tamberi è l’uomo di spicco dell’atletica arriva anche dal trionfo iridato di Budapest che gli ha permesso di chiudere il cerchio, la scelta ricaduta su Arianna Errigo vincitrice dell’ oro nel fioretto a squadre a Londra 2012, bronzo sempre nel fioretto a squadre a Tokyo 2020, argento nell’individuale a Londra 2012), 35enne madre di due gemelli di un anno Mirea e Stefano, ha anche lei un palmares di titoli importante e notevole : 10 medaglie d’oro ai Mondiali, 8 a squadre e 2 individuali, vuole essere un omaggio alla scherma, da sempre lo sport più vincente per l’Italia, con 130 medaglie alle Olimpiadi .
Le reazioni di Errigo e Tamberi
“Portabandiera di Parigi 2024 insieme a Gianmarco Tamberi! Il cuore mi scoppia di gioia!“, ha scritto Arianna Errigo su Instagram. “Avete presente quando non ci credi neanche dopo che te lo hanno detto? Grazie Giovanni Malagò e grazie a tutta la giunta del Coni per aver creduto in me! Gimbo, sarà un’onore sfilare accanto a te!“.
“Un’emozione unica. Un onore infinito”, ha poi detto la fiorettista azzurra dicendosi “orgogliosa e quasi incredula per la gioia che provo. Non ci speravo né pensavo, ma sono incredibilmente felice di essere stata scelta come Portabandiera dell’Italia Team e ringrazio il Presidente del Coni Giovanni Malagò e la Giunta del Comitato Olimpico per la fiducia. Arrivo a questa soddisfazione speciale a un anno di distanza dalla nascita di Stefano e Mirea, i miei due gioielli. Avevano solo quattro mesi i miei figli, lo scorso luglio, quando sono tornata in pedana al Mondiale di Milano vincendo un oro a squadre e un argento individuale. Una dimostrazione a me stessa, e a tutte le donne, che si può esser madri e atlete d’alto livello”.
“Non ci posso credere”, ha commentato Gianmarco Tamberi : “Quest’oggi non potevo ricevere notizia più bella, rappresentare la spedizione Italiana ai giochi di Parigi 2024 mi riempie d’orgoglio”, ha scritto Tamberi sul suo profilo Facebook. “Riconosco che non sono sempre riuscito a rappresentare ogni singolo Italiano in questi anni, ma credo anche che riuscire a farlo mantenendo la propria autenticità sia estremamente complesso. Quello che so con ancora più certezza è che ho sempre dato tutto me stesso allo sport, mettendolo davanti a qualsiasi altra cosa nella mia vita“.
“Ho cercato di essere un capitano degno del proprio ruolo. Qualcuno che potesse essere quanto più possibile di supporto ai compagni più giovani nei momenti difficili, cercando di creare un gruppo forte e soprattutto unito. Mi ero preparato all’idea che la scelta sarebbe ricaduta su Greg, un atleta e un amico del quale nutro un’immensa stima. Le uniche parole che mi venivano in mente se questa fosse stata la scelta finale erano: ‘Sono fiero di avere un leader come lui a Parigi‘. Spero con tutto il cuore di poter essere per l’Italia all’altezza di questo ruolo e prometto che farò di tutto per esserlo. Un profondo grazie al presidente Giovanni Malagò, la giunta del Coni e il consiglio Nazionale, per la fiducia riposta in me e per aver ridato il ruolo porta bandiera all’atletica italiana dopo 32 lunghi anni. Sto vivendo un sogno”
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