Nella giornata di ieri, 7 maggio, durante una riunione della commissione alle attività produttive del Comune di Taranto, mentre si discuteva su vicende legate al porto cittadino, si udivano suoni riconducibili ad un rapporto sessuale al microfono del consigliere comunale Michele Patano (Italia Viva) collegato da remoto. La riunione della commissione veniva Interrotta, per trenta secondi e scoppiava lo scandalo al Comune di Taranto.
I partecipanti alla commissione, ritenevano inequivocabili i gemiti e commenti provenienti dal microfono aperto del consigliere comunale Michele Patano, esponente di Italia Viva e componente della maggioranza Melucci, il quale in quel momento era impegnato contemporaneamente su due fronti: la vicenda del porto di Taranto e nello stesso tempo un momento di intimità sessuale con una partner, la cui voce femminile ansimante (sin troppo !) ha determinato l’interruzione dei lavori. Gemiti di atti sessuali, per un fuori onda che ha portato il gelo nei presenti ai lavori della commissione. Ma in questo caso ad essere pagato, incredibilmente era Patano il quale per la sua presenza da remoto in commissione riceverà il previsto gettone di presenza. Chissà se lo dividerà con la sua partner d’amplesso, o lo userà magari per acquistare qualche “aiutino” in farmacia…
Qualcuno dei consiglieri presenti in commissione ha provato ad avvisare il consigliere Patano del suo fuori onda ma per fortuna ci ha pensato la segretaria della commissione a spegnere il microfono ed evitare il peggio. Da quanto si apprende, il consigliere in questione, non è la prima volta che si rende protagonista di eventi peccaminosi. Infatti in passato sempre durante una seduta di commissione consiliare da remoto, addirittura si lasciò sfuggire, secondo quanto raccontano da altri consiglieri, perfino qualche immagine video di un rapporto sessuale.
Adesso alcuni consiglieri comunali chiedono le dimissioni di Patano perchè, giustamente “la politica e il lavoro delle commissioni consiliari sono una cosa seria, e ci pagano i cittadini contribuenti per lavorare per il bene della città e non per dare sfogo ai propri desideri sessuali”. Il consigliere regionale e comunale del Partito democratico Vincenzo Di Gregorio ha così commentato sulla propria pagina Facebook: “Il consigliere coinvolto dovrebbe rassegnare le dimissioni perché lui stesso indegno di rappresentare le istituzioni. A questo punto si apra una riflessione sull’uso delle commissioni effettuate da remoto“. L’emergenza Covid è finita ed è ora che i consiglieri, se non hanno problemi di salute tornino alle riunioni in presenza.
| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |