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29 Novembre 2024 16:49

Giornalismo in lutto, è morto Franco Di Mare

Volto noto della Rai, aveva 68 anni e appena venti giorni fa l'ultima apparizione in Tv, ospite di Fabio Fazio. In quell'occasione parlò della sua malattia, un mesotelioma contratto, forse, per l'esposizione all'amianto negli anni in cui aveva lavorato all'estero

È morto il giornalista Franco Di Mare, volto noto della Rai. Aveva 68 anni e il 28 aprile scorso aveva annunciato, mentre era ospite da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, di essere affetto da un mesotelioma inguaribile e di averlo contratto respirando particelle di amianto negli anni in cui era corrispondente all’estero. “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie” si legge in una nota della famiglia del giornalista scomparso oggi.

Lo scorso 28 aprile , Di Mare in videocollegamento con Fazio, si era mostrato con un respiratore automatico che aveva spiegato “mi permette di essere qui” e le sue parole avevano lasciato intendere che la situazione era molto grave: “Ho un tumore molto cattivo, legato alla presenza di amianto nell’aria. Si prende perché si respirano particelle di amianto senza saperlo, senza rendersene conto, perché una fibra d’amianto è seimila volte più piccola di un capello, seimila volte più leggera di un capello. Una volta liberata nell’aria non si deposita più per terra, e ha un tempo di conservazione lunghissimo, può restare lì in attesa sino a 30 anni, e quando si manifesta di solito è troppo tardi”. Il giornalista, che è stato per anni inviato di guerra nei luoghi più ‘caldi’ del mondo, aveva presentato da Fazio il suo ultimo libro ‘Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi’.

In quell’occasione Di Mare aveva aggiunto, con un filo di voce: “Dire che con questo finiscono le speranze non è vero, perché la scienza va sempre avanti“. E poi, aveva puntato il dito contro i vertici Rai: “i sono dileguati tutti i gruppi dirigenti, non quello attuale, ma quello precedente, quello precedente ancora. Io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto, i posti in cui sono stato, cosi’ potevo provare a chiedere alle associazioni di categoria cosa fare, sono spariti tutti. Se io posso arrivare a capire, e non è che lo debba fare per forza, che possano esistere ragioni legali o sindacali, quello che capisco meno è l’assenza sul piano umano. Persone a cui parlavo dando del tu – aveva raccontato accorato – perché ero un dirigente Rai, sono sparite, si sono negate al telefono, a me. Come se fossi un questuante. Io davanti a un atteggiamento del genere trovo un solo aggettivo: ripugnante“.

Il giorno successivo, gli attuali vertici, l’ad Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi avevano reso noto di essere “venuti a conoscenza solo ieri sera della drammatica vicenda di Franco Di Mare” esprimendo “tutta la propria vicinanza umana” e assicurando la loro “disponibilità a fare tutto il possibile per consentire al giornalista di ricostruire quanto da lui richiesto“.

Il cordoglio della Rai

“La scomparsa di Franco Di Mare è per la Rai, per la quale si è sempre speso con passione e professionalità, motivo di profondo dolore, al quale si unisce la riconoscenza per quanto fatto nel corso della sua lunga carriera che lo ha spesso visto in prima linea per raccontare coraggiosamente i conflitti nel mondo. Una passione che lo ha accompagnato anche nei programmi condotti successivamente, nei ruoli dirigenziali ricoperti e nell’esperienza del programma di inchiesta ‘Frontiere‘ da lui condotto fino al 2023. Ai suoi familiari va il sincero cordoglio della presidente Marinella Soldi, a nome anche del Cda, dell’amministratore delegato Roberto Sergio, del direttore generale Gianpaolo Rossi e dell’azienda tutta“. È quanto si legge in una nota della Rai.

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