Dopo aver “sparato” sulla home page del proprio sito la vicenda che ha coinvolto il capogruppo di Fratelli d’ Italia Francesco Ventola, l’edizione barese del quotidiano La Repubblica ancora una volta manifesta il proprio lato sinistrorso già mostrato nel proprio fiancheggiamento ad alcune iniziative della Procura di Bari, il cui capo Roberto Rossi venne “sponsorizzato” ed addirittura invitato ad un forum redazionale che definire in ginocchio è ben poca cosa.
Non si ricordano altri “forum” del genere in altre città italiane come Roma, Milano, Napoli dove le Procure hanno un peso sicuramente più importante, con i nuovi procuratori nominati. Così come non abbiamo letto una sola parola o critica dei giornalisti baresi di Repubblica sulle imbarazzanti dichiarazioni del procuratore Rossi in favore di Decaro, mentre i magistrati applicati alla DDA arrestavano a Bari 150 persone e mettevano sotto amministrazione giudiziaria l’azienda municipale barese dei trasporti urbani, l’ Amtab per infiltrazioni mafiose.
Il nostro giornale con un comportamento sicuramente più etico e deontologico, ha documentato che il “politicante” di paese che ha scatenato la guerra mediatica contro Ventola (candidato alle elezioni europee) Andrea Silvestri ha una fedina penale imbarazzante con circa 100 capi di imputazione ed una condanna definitiva a tre anni, i giornalisti di Repubblica tacciono dimenticando che esiste un codice deontologico professionale da rispettare, e non contenti parlano di una presunta inesistente “guerra” interna a Fratelli d’ Italia fra il ministro Raffaele Fitto ed il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, con il chiaro intento di nascondere e far dimenticare ai lettori baresi le vicende giudiziarie che coinvolgono il centrosinistra pugliese ed in particolare quello barese. E ben guardandosi dal raccontare la forte contrapposizione politica ed elettorale interna al Pd fra Michele Emiliano ed Antonio Decaro.
Ma quello che colpisce maggiormente e negativamente di Repubblica, che non a caso è in caduta libera in edicola dove vende circa 70mila copie al giorno, venendo surclassata dal Corriere della Sera che ne vende oltre 121mila quotidianamente, cioè quasi il doppio, è il desiderio di voler incidere sull’opinione dell’elettorato nel corso di una campagna elettorale, scomodando persino un proprio inviato spedendolo a Canosa per raccontare di tutto e di più, dando ampio sfogo alla fantasia ed alle proprie idee e simpatie politiche sinistrorse, cercando di coinvolgere il premier Giorgia Meloni capolista di Fratelli d’ Italia alle imminenti Elezioni Europee in tutte le circoscrizioni italiane. Un giornalismo “strillato” e schierato, quello di Repubblica che onestamente a parer nostro, ha ben poco di “giornalismo” libero ed indipendente e tanto di fiancheggiamento elettorale-politico al centrosinistra.
Chissà se l’inviato di Repubblica ed i suoi colleghi baresi parteciperanno giornalisticamente alla manifestazione di Fratelli d’ Italia prevista per sabato presso l’ Hotel Salina di Taranto, a cui saranno presenti sia Fitto che Gemmato. Forse qualcuno dovrebbe spiegare che i voti di preferenza da esprimere nella scheda elettorale alle Europee sono tre, e quindi la millantata contrapposizione fra i due leader pugliesi di Fratelli d’ Italia è solo frutto della loro fantasia faziosamente “sinistrorsa”.
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