di Antonello de Gennaro
Era il 6 giugno 2014 quando da solo contro tutto e tutti ho deciso di riportare in vita la storica testata fondata nel 1948 da mio padre Franco, lasciata dormire negli archivi del Tribunale di Taranto dove era stata cancellata per inattività nel 1994. In molti avevano provato ad approfittare di quella gloriosa testata, cambiandone persino il nome con nuove registrazioni, prima il CORRIERE DEL GIORNO NUOVO e dopodichè il CORRIERE DEL GIORNO DI PUGLIA E LUCANIA, quest’ultimo tristemente fallito con la sua cooperativa editoriale 19 luglio che ha lasciato un “buco” di oltre 5 milioni di euro, dopo avere incassato a fondo perduto ai sensi della Legge sull’ Editoria dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri oltre 27 milioni di euro in 10 anni, prima della sua chiusura definitiva.
Gli amici ed anche alcuni nemici di Taranto sotto mentite spoglie mi dicevano “ma lascia perdere, chi te la fa fare !” , “vuoi rimetterci anche tu dei soldi ?” e senza volerlo mi spingevano ed incitavano ad andare avanti. 10 anni di battaglie legali, contro fantomatici sindacalisti-giornalisti privi di ogni competenza giuridica che hanno cercato di metterci contro tutti, con iniziative legali e diffamatorie che sono andate ad infrangersi contro gli scogli della legalità.
Ma la scommessa più grande, la più difficile, che siamo riusciti a portare a compimento è stata quella di “sprovincializzare” questo giornale, insediando la propria sede e direzione a Roma nella Capitale d’ Italia, dove ormai tutti a livello istituzionale, politico e militare, conoscono, leggono ed apprezzano il nostro giornale, condividendo sopratutto la nostra linea editoriale giornalistica, di un giornalismo libero ed indipendente a 360° gradi che non ha mai fatto sconti. A nessuno. Oggi nel festeggiarci annunciamo l’apertura della nostra sede per la Puglia e Basilicata ubicata a Bari nel capoluogo regionale, pronti ad affrontare una concorrenza non indifferente. Ma io amo le sfide.
Potremmo stare qui ad elencare le battaglie giornalistiche che abbiamo condotto e vinto, sempre nell’interesse dei lettori, dei cittadini e contribuenti, schierandoci dalla parte della legalità offrendo il nostro contributo da una “Giustizia” giusta, quella con la G maiuscola. Così come abbiamo più volte costretto giornali del calibro del Sole 24Ore, del Fatto Quotidiano, Libero, La Verità ecc. a riprendere le nostre notizie in esclusiva citandoci. Quello che non hanno avuto il coraggio, la dignità e la correttezza deontologica di fare i giornaletti pugliesi, quasi tutti comprati & svenduti !
Abbiamo avviato alla professione consentendone l’iscrizione all’ Ordine dei Giornalisti diverse persone che oggi ho il piacere di poter chiamare “colleghi“, e nonostante qualcuno ci abbia lasciato per approdare su altri lidi, noi li consideriamo sempre come dei pezzi del nostro cuore, avendoli visti crescere, migliorare e diventare dei veri giornalisti.
Non voglio autocelebrarmi, ma lasciatemi il piacere di ringraziare tutti i lettori che hanno di fatto contribuito a conquistare e consolidare la nostra leadership nel Mezzogiorno in termine di lettori unici ed accessi al nostro sito, i nostri inserzionisti pubblicitari, i soci della Fondazione Corriere del Giorno che ci hanno sempre affiancato e sostenuto. E’ bello festeggiare queste nostre prime 10 candeline in libertà senza padroni e senza padrini, e senza aver mai chiesto allo Stato in questi lunghi 10 anni i contributi di legge sull’ editoria, che ci spetterebbero da ben 8 anni ! E tutto ciò lo ripeto: senza padroni e senza padrini.
Lasciatemi dire grazie a mio padre, scomparso nel 1982, quando avevo solo 20 anni ed ero all’inizio della mia carriera, a Mario Gismondi che è stato il mio primo (ed il più “duro” ma bravo) direttore, ad Oronzo Valentini lo storico indimenticato direttore della “vera” Gazzetta del Mezzogiorno quando era un grande ed autorevole giornale del Mezzogiorno, che mi ha sempre consigliato e guidato, ed a tutti coloro che mi hanno insegnato qualcosa.
Buon compleanno Corriere del Giorno, “fratellone mio”, è stato un vero onore e piacere riportarti a casa e lavorare per garantire il tuo presente ed assicurare il tuo futuro.
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