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22 Novembre 2024 02:57

Il Papa: “Nessuna macchina tolga la vita umana”. La premier Meloni: “Le sue parole sono d’ispirazione per tutti”

Papa Francesco è stato il vero "protagonista" della seconda giornata dei lavori, la prima volta di un pontefice al summit che ha subito portato chiarezza. ALL'INTERNO IL DISCORSO INTEGRALE DEL SANTO PADRE

Secondo giorno del G7 a presidenza italiana in corso a Borgo Egnazia, in Puglia. La premier Giorgia Meloni ha accolto a Borgo Egnazia i leader dei Paesi outreach, dal presidente argentino Javier Milei al turco Recep Tayyip Erdogan, passando dal primo ministro indiano Nerendra Modi al presidente brasiliano Luis Inàcio Lula da Silva e delle organizzazioni internazionali a cui ha aperto il G7 a guida italiana, invitandoli a prendere parte alla VI sessione di lavoro dedicata all’Intelligenza artificiale, energia, Africa/Mediterraneo con un ospite d’eccezione, protagonista indiscusso del summit, Papa Bergoglio. Calorosa l’accoglienza che la Meloni ha riservato al presidente dell’ Argentina Milei: “Hai fatto un viaggio incredibile per essere qui…”, queste le parole della premier, che ha poi scambiato una serie di battute con il Presidente argentino .

Questa mattina, il Santo Padre Francesco lasciata la sua residenza romana di Casa Santa Marta, è partito in elicottero alle ore 10.30 dall’eliporto vaticano per partecipare al G7 a Borgo Egnazia. Al Suo arrivo al campo sportivo di Borgo Egnazia, alle ore 12.10, il Santo Padre è stato accolto dal Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Giorgia Meloni. Successivamente Papa Francesco si è trasferito in golf car alla residenza riservata dove erano previsti colloqui bilaterali con la Sig.ra Kristalina Georgieva, Direttore Generale dell’International Monetary Fund, con il Presidente della Repubblica di Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, con il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, e con il Primo Ministro del Canada Justin Trudeau.

La premier Giorgia Meloni ha accolto ufficialmente il Santo Padre nella corte di Borgo Egnazia e, alle ore 14.55, nella Sala Arena, il Papa ha partecipato alla Sessione comune dei lavori del G7 e ha pronunciato il Suo discorso a cui fanno seguito gli altri interventi. Al termine, dopo la foto ufficiale di tutti i Partecipanti, sono seguiti gli incontri bilaterali del Santo Padre con il Presidente del Kenya, William Samoei Ruto, con il Primo Ministro dell’India, Narendra Modi, con il Presidente degli Stati Uniti d’America, Joseph Biden, con il Presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyp Erdoğan, e con il Presidente della Repubblica di Algeria, Abdelmadjid Tebboune.

Meloni: “Grazie a Papa Francesco, orgogliosi della sua partecipazione”

“Ringrazio Papa Francesco per aver preso parte al G7Italy”, scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “È la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei Sette e siamo orgogliosi che sia avvenuto durante la presidenza italiana”, aggiunge.

Papa: “Umanità senza speranza se dipenderà da scelte delle macchine”

Un applauso ha accolto l’ingresso del Papa nella sala della sessione del G7 dedicata a Intelligenza artificiale, energia, Africa e Mediterraneo, aperta ai Paesi e alle organizzazioni internazionali outreach invitati al summit in Puglia. Francesco è entrato sulla sedia a rotelle, accompagnato alla sua sinistra dalla premier Giorgia Meloni, e ha fatto il giro dell’enorme tavolo ovale salutando uno per uno i leader. Poi si è accomodato sulla poltrona in posizione centrale, con al fianco Meloni a sinistra e il presidente della Francia Emmanuel Macron a destra.

Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine”, ha ammonito il Papa nel discorso consegnato, e in parte letto, in occasione del suo intervento al G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale. “Abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignità umana”, ha avvertito.

Il Papa, davanti ai Grandi della terra, ha sottolineato l’importanza della “sana politica” per “guardare con speranza e fiducia al nostro avvenire”. “La società mondiale ha gravi carenze strutturali che non si risolvono con rattoppi o soluzioni veloci meramente occasionali. Dobbiamo andare alla radice. Ci sono cose che devono essere cambiate con reimpostazioni di fondo e trasformazioni importanti. Solo una sana politica potrebbe averne la guida, coinvolgendo i più diversi settori e i più vari saperi“, ha affermato il Papa a Borgo Egnazia.

Papa: “IA potrebbe portare a maggiore ingiustizia”

“L’intelligenza artificiale potrebbe permettere una democratizzazione dell’accesso al sapere, il progresso esponenziale della ricerca scientifica, la possibilità di delegare alle macchine i lavori usuranti; ma, al tempo stesso, essa potrebbe portare con sé una più grande ingiustizia fra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo, fra ceti sociali dominanti e ceti sociali oppressi, mettendo così in pericolo la possibilità di una cultura dell’incontro a vantaggio di una cultura dello scarto”. ha detto Papa Francesco Bergoglio al G7.

“Spetta ad ognuno fare buon uso” dell’intelligenza artificiale e “spetta alla politica creare le condizioni perché un tale buon uso sia possibile e fruttuoso“, ha ammonito il Papa nel suo intervento consegnato, in parte letto, in occasione del suo intervento al G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale.  Il Papa ha voluto ribadire in questa occasione che “davanti a tante forme di politica meschine e tese all’interesse immediato, la grandezza politica si mostra quando, in momenti difficili, si opera sulla base di grandi principi e pensando al bene comune a lungo termine. Il potere politico fa molta fatica ad accogliere questo dovere in un progetto di Nazione e ancora di più in un progetto comune per l’umanità presente e futura”

Richiamando l’importanza di una “sana politica per guardare con speranza e fiducia al nostro avvenire”, il Pontefice, attingendo all’enciclica sociale Laudato sì, ha evidenziato che “la società mondiale ha gravi carenze strutturali che non si risolvono con rattoppi o soluzioni veloci meramente occasionali. Ci sono cose che devono essere cambiate con reimpostazioni di fondo e trasformazioni importanti. Solo una sana politica potrebbe averne la guida, coinvolgendo i più diversi settori e i più vari saperi. In tal modo, un’economia integrata in un progetto politico, sociale, culturale e popolare che tenda al bene comune può aprire la strada a opportunità differenti, che non implicano di fermare la creatività umana e il suo sogno di progresso, ma piuttosto di incanalare tale energia in modo nuovo“.

Meloni al Papa: “Le sue parole sono d’ispirazione per tutti”

“Grazie davvero ancora per aver accettato il nostro invito, grazie per la prima volta di un pontefice al G7, grazie per le sue parole che sono chiaramente fonte ispirazione per ciascuno noi“.ha detto la premier Giorgia Meloni, dopo l’intervento di papa Francesco alla sessione del G7 dedicata a Intelligenza artificiale, energia, Africa e Mediterraneo. “E grazie per aver dato la sua disponibilità a rimanere per ascoltare gli interventi degli altri leader, perché sappiamo che è molto impegnativo“. Poi la Meloni ha chiesto alla stampa di lasciare la sala, perché il resto della sessione è a porte chiuse.

Discorso-Papa-G7

Zelensky: “Grato al Papa per quello che fa ogni giorno” 

“Sono molto grato al Papa per questo incontro e per quello che fa ogni giorno. E’ stato molto positivo ed è stato molto produttivo. Il Vaticano ci aiuta molto”. Ad affermarlo in esclusiva mondiale a Sky Tg24 è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso di un incontro con il direttore del canale all news Giuseppe De Bellis a margine del G7 in Puglia. “Abbiamo rapporti di collaborazione con Zuppi, con Parolin, con il Papa e quindi – sottolinea – li ringraziamo veramente per il grande lavoro di cui vediamo i risultati. Abbiamo anche parlato della questione del ritorno dei bambini deportati, uno dei tre punti al centro del summit” di Borgo Egnazia.

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