L’indagine è scaturita da una attività mirata a verificare la regolarità degli appalti per i lavori di ristrutturazione assegnati dal Comune di Taranto, utilizzando dei finanziamenti della Regione Puglia.
Tutto nasce dal secondo troncone di una indagine che era già scaturita nel sequestro di documentazione negli uffici delle imprese Volpe e Geoga, che si erano aggiudicate l’appalto per la ristrutturazione del palazzo storico “Pantaleo“. Quattro immobili a rischio di crollo ubicati nella città vecchia di Taranto sono stati sequestrati con un provvedimento d’urgenza preventivo, effettuato dai finanziari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto , a seguito di una indagine condotta dal sostituto procuratore Enrico Bruschi sugli appalti assegnati per eseguire lavori di ristrutturazione. Nove le persone indagate tra imprenditori, dirigenti e funzionari comunali per ipotesi di reato di omissione di lavori su edifici a rischio crollo e truffa aggravata.
Da quanto si è appreso, la perizia disposta dal pubblico ministero avrebbe accertato che molti lavori di consolidamento in realtà risultavano essere stati effettuati esclusivamente sulla carta, in quanto non erano stati mai realizzati. Gli uomini della Guardia di Finanza, coordinati dal tenente colonnello Giuseppe Micelli, hanno anche proceduto al sequestro di beni per circa 700mila euro
Nel frattempo le famiglie (una ventina) che occupavano attualmente gli stabili sono state fatte sgomberare per garantire la loro incolumità ed ora il Comune di Taranto sta procedendo a garantire loro una sistemazione provvisoria.