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22 Novembre 2024 03:35

Dia e Carabinieri, 25 arresti per mafia ad Aprilia: il sindaco Principi arrestato ai domiciliari

L' indagine avviata dalla Direzione Investigativa Antimafia nel marzo 2018 ha preso il via dalle inchieste sui Gangemi. Indagato anche l'ex sindaco Terra.
Sergio Gangemi

Operazione antimafia ad Aprilia della DIA la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma guidata dal capocentro col., Mario Conio e del Comando provinciale dell’ Arma dei Carabinieri di Latina col. Christian Angelillo . Tra le 25 persone talune delle quali gravemente i ndiziate di far parte di un’associazione mafiosa radicata nella città pontina finalizzata alla consumazione di estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti. L’inchiesta è partita dalle indagini sulla famiglia Gangemi, rimasta coinvolta in alcune inchieste per estorsioni con metodo mafioso. Misure cautelari sono state notificate anche a Sergio Gangemi, considerato dagli inquirenti collegato alla cosca locale della ‘ndrangheta dei De Stefano-Araniti, operante da anni ad Aprilia, Pomezia ed anche a Roma.  Sono in corso anche numerose perquisizioni.

Gli indagati al termine di una indagine sono stati raggiunti questa mattina da una ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, fra i quali compare anche il sindaco Lanfranco Principi eletto nel maggio 2023 in una lista civica, guida una maggioranza di centrodestra, sostenuto In consiglio comunale da 9 consiglieri di Fratelli d’Italia, 2 della Lega e 4 di Liste civiche. Eletto in consiglio comunale nel 2005, era stato anche vicesindaco dal 2018 al 2022 nella precedente consiliatura nella guinta guidata da Antonio Terra, per poi dimettersi per preparare la sua corsa a sindaco.

il sindaco di Aprilia arrestato, Lanfranco Principi

Gli arrestati sono “gravemente indiziati di far parte di un’associazione mafiosa radicata in Aprilia, in provincia di Latina, e finalizzata – spiega una nota della Dda – alla consumazione di estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti”. Tra le persone raggiunte da misura cautelare anche un assessore comunale. Nel procedimento risultano iscritti nel registro degli indagati l’ex sindaco della cittadina in provincia di Latina, Antonio Terra e l’ex assessore ai lavori pubblici, Luana Caporaso entrambi consiglieri comunali dell’opposizione.

Più in particolare, nel corso della attività di indagine, avviata nel marzo 2018 dalla Direzione Investigativa Antimafia – Centro Operativo di Roma con il supporto, dall’ottobre dello stesso anno, del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, sotto il coordinamento della DDA romana, sono state raccolte significative evidenze in ordine alla esistenza di un sodalizio criminale di natura mafiosa, operante nel territorio apriliano e comuni limitrofi, il quale avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, aveva come finalità quella di commettere delitti di traffico  di sostanza  stupefacente, di estorsione aggravata, rapina,  lesioni e minaccia utili ad imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti; nonchè di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori della cittadina di Aprilia per somme di denaro cospicue e con l’imposizione di tassi usurari,  di detenzione e porto di armi utili alla consumazione dei reati fine e al mantenimento del controllo del territorio e ribadire la superiorità del sodalizio; così acquisendo in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici, di ostacolare il libero esercizio del voto.

Il “boss” Forniti

Patrizio Forniti, viene considerato il “capo, promotore e organizzatore dell’associazione“Forniti a cui viene contestato il fatto “in prima persona di dirigere l’articolazione del sodalizio dedita al traffico di sostanze stupefacenti e consuma condotte di esercizio abusivo dell’attività finanziaria, di usura ed armi, provvede all’investimento dei proventi dell’organizzazione anche al fine di alimentarne le attività criminali, assume decisioni che investono l’intero sodalizio come reazione a eventi delittuosi che ne pregiudicano il prestigio criminale, sovrintende e si avvale dell’opera dei membri di vertice dell’organizzazione per decidere strategie criminali, per mantenere il controllo del territorio di Aprilia sia relativamente alla microcriminalità, sia per avversare l’ingresso sul territorio di competenza del sodalizio di gruppi criminali di “ndrangheta (Alvaro e Gallace) o di matrice camorrista ( Casalesi)”.

Ma per il gip  Forniti decide anche “di protezioni da accordare a imprenditori ed esercenti commerciali, assume accordi con singoli esponenti di vertice delle forze dell’ordine per il mantenimento di una pax criminale sul territorio; dà il proprio assenso ad accordi elettorali con esponenti politici (Lanfranco Principi); piega ai bisogni del clan attività commerciali anche tramite l’assunzione di parenti ovvero ne stabilisce una delle basi operative dell’organizzazione (bar La Primula); pianifica reazioni violente verso i promotori di azioni civili nei suoi confronti ( costituzione di parte civile del comune di Aprilia)”.

“Faremo il Comune nel Comune”

“Faremo il comune nel Comune. Un problema di un apriliano diventerà quello di tutti gli apriliani”, diceva uno degli indagati intercettato da chi indaga. Una frase inquietante legata a un presunto patto che doveva essere stretto fra imprenditori e mafiosi in vista delle elezioni del 2018. Secondo l’associazione antimafia Libera “dalle carte dell’inchiesta emerge uno scenario terrificante nel quale criminalità organizzata ha costruito negli anni un potere di condizionamento della convivenza democratica nel territorio di Aprilia che richiede un risveglio delle coscienze ed un protagonismo dei cittadini nel contrasto alle mafie“, commenta  il coordinatore regionale Gianpiero Cioffredi, . “Nel territorio di Aprilia coesistono da anni importanti organizzazioni criminali autoctone e consorterie di provenienza extra regionale, collegati alla `ndrangheta ed al clan dei Casalesi. Questa convivenza “pacifica” ha portato a costituire uno straordinario laboratorio criminale nei comuni di Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno e Aprilia laddove le stesse consorterie criminali, come testimoniato da molteplici indagini e sentenze, hanno “mutuato” dalle associazioni mafiose tradizionali il metodo mafioso e a tenere i rapporti con esponenti politici. Come Libera ci costituiremo parte civile nel processo e staremo accanto alle vittime di usura ed estorsione di Aprilia“.

on. Chiara Colosimo  presidente della commissione parlamentare Antimafia,

Antimafia, la presidente Colosimo: “Un plauso alla Dda di Roma, Dia ed Arma dei Carabinieri “

 “L’operazione che ha portato al fermo di 25 persone ad Aprilia dimostra quanto sia pervasivo, pericoloso e diffuso il fenomeno mafioso all’interno della cosa pubblica – commenta la presidente della commissione parlamentare Antimafia, on. Chiara Colosimo -. Un plauso alla Dda di Roma, alla Dia e all’Arma dei Carabinieri per il lavoro svolto che ci offre uno spaccato criminale preoccupante del territorio alle porte di Roma e in quello pontino. La Commissione antimafia, come sempre, sta procedendo alla richiesta formale per l’acquisizione degli atti dell’inchiesta“.

il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi

Il procuratore di Roma Lo Voi: “Nel Lazio la mafia c’è”

“E’ necessario sottolineare che nonostante i dubbi e le resistenze sulla esistenza di gruppi organizzati facenti capo alle case madri mafiose e nonostante in diverse sedi si dubiti dell’esistenza della mafia nel Lazio, noi abbiamo una serie di comportamenti oggettivati da attività di indagine che ci confermano che la mafia c’è nonostante le numerose operazioni che si sono succedute sul territorio laziale, tutti con caratteristiche di quelle che si trovavo a Corleone Partinico e altre latitudini. Necessario concentrarci sul fenomeno mafioso ora che abbiamo il Pnrr su questo. La mafia c’è e continua o operare e ad adeguarsi alle novità che giorno dopo giorno si manifestano”. ha commentato il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi.

Tutti gli indagati

AITORO Matteo nato ad Aprilia (L T) il 04/05/2001;
AMARILLI Simone nato ad Anzio (RM) il 15/3/1974;
AMBROSINI Daniele nato ad Aprilia (LT) il 29/04/1982;
AMBROSINI
Gianluca nato ad Albano Laziale (RM) il 03/03/1971;
ANTOLINI Fabrizio nato ad Albano Laziale (RM) il 12/6/1967;

ANTOLINI Marco nato ad Albano Laziale (RM) il 18/02/1969
CADDEO Sergio nato a Latina il 19/11/1971;
CAPORASO Luana nata ad Aprilia (LT) il 03/07/1987;
CASENTINI Ivan nato ad Albano Laziale (RM) il 19/01/1979;

DEI GIUDICI Maurizio nato ad Aprilia (LT)il 27/06/1962, deceduto in Aprilia il 26.11.2021;
DE LUCA Luca nato a Nepi (VT) il 18/01/1957;DE ROSA Giulia nata a Roma il 16/10/1973;
FORNITI Yesenia nata il 12/06/1995 ad Aprilia;
FORNITI Patrizio nato a Roma il 06/03/1972;
FUSCO Antonio nato a Latina il 26/01/1963;
GANGEMI Sergio nato a Reggio Calabria (RC) il 17/08/1974;
LAORENTE Marco nato ad Albano Laziale (RM) il 24/8/1975;
LICARI Stefano nato ad Aprilia (LT) il 18/03/1993;
MANGIAPELO Gianluca nato a Latina il 19/08/1978;
MARTONE Umberto nato ad Aosta il 17/07/1955;
MICHELI Gianluca nato ad Aprilia (LT) il 15/10/1969;
MICHELI Gionni nato ad Albano Laziale (RM) il 15/4/1968, deceduto in Roma il 23.6.2024;
MORRA Luigi nato Aprilia (L T) il 15/04/1960;
MONTENERO Dimitri nato ad Aprilia (LT) il 21/10/1988;
MONTENERO Manuel nato ad Aprilia (LT) il 08/10/1982;
MONTENERO Monica nata ad Albano Laziale (LT) il 26.11.1972;
MORRA Antonio nato ad Aprilia il 21/02/1988;
PATERNOSTER Tiziano nato ad Aprilia (LT) il 05/07/1983;
PICONE Massimo nato ad Aprilia (LT) l’ 11/12/1972;
PRINCIPI Lanfranco nato ad Aprilia (LT) il 6/1/1964;
SALAMI Nabil nato a Cori (LT) il 20/08/1989;
SINGH Jasmail nato a Patiala (India) il 01/04/1976;
SMIRAGLIA Salvatore nato a Napoli il 20/10/1990;
TERRA Antonio nato ad Aprilia (LT) il 18/2/1963;
TERRIBILI Paolo nato a Marino (RM) il 28/06/1959;
TESEI Urbano nato ad Aprilia (LT) il 5/11/1960;
TOSI Simone nato ad Albano Laziale (RM) il 22/11/1983;
VENDITTI Riccardo (detto Roberto) nato a Velletri (RM) il 05/08/1977;
VINCI Gianluca nato a Velletri (RM) il 29/05/1977;
ZIINO Antonino nato a Reitano (ME) il 21/09/1960;

Misure custodia cautelare applicate a:

AITORO Matteo , custodia in carcere
AMARILLI Simone
, custodia in carcere
AMBROSINI Gianluca , custodia in carcere
ANTOLINI Fabrizio , arresti domiciliari
ANTOLINI Marco
, custodia in carcere
CADDEO Sergio , custodia in carcere
CAPORASO Luana, arresti domiciliari
CASENTINI Ivan
, custodia in carcere
DEI GIUDICI Maurizio, custodia in carcere

DE LUCA Luca , custodia in carcere
DE ROSA Giulia, custodia in carcere
FORNITI Yesenia
, custodia in carcere

FORNITI Patrizio , custodia in carcere
FUSCO Antonio; custodia in carcere
GANGEMI Sergio , custodia in carcere

LAORENTE Marco, arresti domiciliari

MANGIAPELO Gianluca , custodia in carcere

MARTONE Umberto, arresti domiciliari
MICHELI Gianluca , custodia in carcere
MICHELI Gianni , custodia in carcere
MONTENERO Monica , custodia in carcere
MORRA Luigi , custodia in carcere
PICONE Massimo ,
custodia in carcere

PRINCIPI Lanfranco, capi 1 bis-5-54 (rectius: 55): custodia in carcere; capo 56 arresti domiciliari
SALAMI Nabil , custodia in carcere
SINGH Jasmail , custodia in carcere
TERRA Antonio , arresti domiciliari
TERRIBILI Paolo, arresti domiciliari
TESEI Urbano , arresti domiciliari
VENDITTI Riccardo (detto Roberto) , custodia in carcere
VINCI Gianluca, custodia in carcere
ZIINO Antonio , custodia in carcere

| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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