di Silvia Signore
“The Room next door” (La stanza accanto) del regista spagnolo Pedro Almodovar ha vinto il Leone d’oro a Venezia 81 per il miglior film. Racconta la storia di due amiche, una delle quali malata terminale decide di praticare l’eutanasia. Veniva dato come favorito sin dalla vigilia. A premiarlo il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco durante la cerimonia di premiazione condotta dalla presidente della giuria Isabelle Huppert con la madrina Sveva Alviti. Durante il suo discorso di ringraziamento, Almodovar visibilmente emozionato il regista spagnolo ha dedicato il premio alla sua famiglia e alle due protagonista Tilda Swinton e Julianne Moore.
La pellicola vincitrice del Leon d’ Oro “parla non solo della solidarietà senza limiti di Julianne ma anche della decisione di Tilda di terminare la sua vita quando questa le offre solo un dolore senza soluzione – ha spiegato il regista durante la premiazione – credo sia questo un diritto fondamentale di qualsiasi persona, non un tema politico, ma umano e chiedo a tutti i governi che si faccia una legge in merito. Se questo va contro a qualche credo o religione chiedo che rispettino e non intervengano nelle decisioni individuali: l’essere umano deve essere libero di vivere e di morire quando la vita diventa insopportabile”. È la terza volta che il cineasta è in gara a Venezia e in passato aveva vinto il Leone d’oro alla carriera nel 2019 e il premio per la migliore sceneggiatura per “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” del 1988.
Leon d’argento a Maura Delpero
La vera notizia per l’Italia viene da Maura Delpero, prima cineasta altoatesina selezionata con un film in Concorso che porta a casa il Leone d’argento con il suo ‘Vermiglio‘. Un film che ricorda Ermanno Olmi, girato in dialetto, con attori non professionisti, facce di altre epoche e ambientato in un paesino della Val di Sole, in Trentino, luogo di nascita del padre della regista. Una pellicola al femminile e che racconta come queste, durante la guerra, siano diventate forzatamente protagoniste in una società senza quasi più uomini, lottando contro le piccole-grandi guerre quotidiane.
Nel suo discorso di accettazione del Leone d’argento la regista ha ringraziato “tutti gli attori che hanno conciliato lavoro e famiglia” rendendo così possibile il film ‘Vermiglio’. “Soprattutto per le donne questa cosa è particolarmente difficile – ha poi proseguito – e mi auguro che la società, visto che si riproduce attraverso i nostri corpi, non ci lasci sole in questo“. Grande soddisfazione per l’Italia anche per il premio a Francesco Gheghi per la migliore interpretazione maschile della sezione Orizzonti.
Coppa Volpi a Vincent Lindon e Nicole Kidman
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione è andata all’attore francese Vincent Lindon, protagonista del film “Jouer avec le feu” diretto da Delphine e Muriel Coulin. Quella per la migliore interpretazione femminile è andata invece a Nicole Kidman che ha dovuto lasciare Venezia all’improvviso a seguito dell’appresa notizia della morte improvvisa della madre per “Babygirl” di Halina Reijn (Stati Uniti).
L’attrice assente alla premiazione, ha scritto un messaggio letto dalla regista Halina Reijin, per spiegarne il motivo: “Sono arrivata a Venezia per scoprire poco dopo che mia madre era mancata, è stato uno shock per me e sono dovuta tornare dalla mia famiglia. Il mio cuore è a pezzi”. Migliore attore Vincent Lindon per ‘Jouer Avec Le Feu’: padre vedovo, due figli adolescenti, il maggiore imbocca la strada di gruppi di estrema destra.
Il Leone d’argento per la miglior regia della Mostra del Cinema del Venezia è andato a ‘The Brutalist’ di Brady Corbet, il premio speciale della giuria a April di Dea Kulumbegashvili, e la migliore sceneggiatura è andato a Murilo Hauser e Heitor Lorega per il film ‘Ainda estou aqui’.
Premio Marcello Mastroianni
Il premio per il miglior giovane attore emergente, intitolato a Marcello Mastroianni, è stato assegnato a Paul Kircher, interprete del film “Leurs enfants après eux“.
Il debutto del ministro Giuli
Il neo nominato ministro della Cultura, Alessandro Giuli, siede accanto al presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco alla cerimonia di premiazione. Il direttore della manifestazione Alberto Barbera ha parlato di Intelligenza Artificiale, di come cambierà (in meglio) il cinema ma anche dei rischi paventati da sceneggiatori, registi e attori, sostituiti in parte dalla tecnologia. Si è conclusa l’edizione con una impressionante galleria di stelle internazionali.
L’82esima Mostra del cinema di Venezia si terrà dal 27 agosto al 6 settembre 2025. Ad annunciare le date nel corso del suo discorso di chiusura è stato il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco.