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18 Ottobre 2024 07:21

“Fuga di cervelli “ nel calcio: l’ esodo dei nostri allenatori all’estero

Un fenomeno che da anni purtroppo caratterizza il nostro Paese, ovvero l’esodo dei nostri allenatori verso squadre straniere e l’invasione di giocatori stranieri all’interno dei nostri club sportivi.
di Silvia Signore

L’ Italia è una delle nazioni europee in cui è più presente il fenomeno dei “cervelli in fuga”in tutte le professioni, arti e mestieri, con diverse motivazioni, dalla carenza di possibilità, passando per il potere dei soldi fino alla sfida personale. Negli sport di squadra l’Italia ha sempre avuto un’impronta molto “tattica”, e non a caso i nostri allenatori sono ritenuti più bravi a gestire che nel produrre talenti ed è per questo motivo che le nazionali italiane ne risentono. All’estero sono sicuramente molto bravi nel creare talenti mentre in Italia i nostri tecnici eccellono nella lettura tattico-strategica e tutto questo ha favorito la crescente richiesta nei club esteri dei nostri allenatori riconosciuti come dei veri “strateghi”.

Questo sintetizza un fenomeno che da anni purtroppo caratterizza il nostro Paese, ovvero l’esodo dei nostri allenatori verso squadre straniere e l’invasione di giocatori stranieri all’interno dei nostri club sportivi. Sono però anche diversi i calciatori italiani che militano nei campionati esteri , come ad esempio Donnarumma, TonaliVerratti ecc.

Il Made in Italy è diventato negli ultimi anni sinonimo di “panchine di lusso” e lo dimostrano le cifre da “capo giro” dei relativi ingaggi percepiti dagli allenatori all’estero. Non a caso decine di allenatori italiani sono stati chiamati sulle panchine di importanti clubs esteri, raggiungendo ottimi risultati attraverso la vittoria di campionati esteri e coppe internazionali. Le vittorie oltreconfine degli allenatori italiani ne sono la prova.

Le motivazioni di questo fenomeno, in realtà sono molteplici, che hanno indotto importanti club esteri ad ingaggiare i nostri tecnici che hanno portato in panchina all’estero l’imprinting della tattica italiana a fronte di ingaggi stratosferici. Tra i più pagati ricordiamo Carlo Ancelotti (7,5 mln) al Real MadridAntonio Conte(15mln) al Tottenham, Stefano Pioli (12Mln), Roberto Mancini (25Mln) e Roberto de Zerbi (5mln) i cui ingaggi hanno avuto sicuramente un peso non indifferente nella decisione di andare ad allenare all’ estero.

Questo il “palmares” degli allenatori italiani all’ estero

Carlo Ancelotti: Primo e unico allenatore nella storia ad aver vinto tutti i 5 top campionati d’Europa. Dopo il trionfo nella Liga con il Real Madrid, l’ex Milan è diventato il primo allenatore della storia a vincere almeno un campionato nelle prime cinque leghe europee più importanti: un traguardo costruito in 18 anni di carriera. Premier League – Chelsea 2009/10, Ligue 1 – Paris Saint Germain 2012/13, Bundesliga – Bayern Monaco 2016/17, Liga – Real Madrid 2021/22 e 2023/24

Fabio Capello: nella classifica dei 50 migliori allenatori della storia 

L’ultima esperienza del tecnico friulano in panchina è in Cina, con un anno alla guida del Jiangsu Suning, terminato con la rescissione nella primavera del 2018 e l’addio alla panchina subito dopo. Dunque, la carriera da allenatore di Capello si è conclusa con 15 trofei in bacheca: 7 titoli di campione d’Italia (due dei quali revocati), quattro Supercoppe italiane, due campionati spagnoli, una Supercoppa UEFA e una Champions League.

Claudio Ranieri

Diventato noto all’estero soprattutto per essere riuscito a vincere la Premier alla guida del Leicester, squadra minore del calcio inglese, prevalendo contro i “colossi” inglesi come il Manchester City, lo United ecc.

Maurizio Sarri

Dal 2018 al 2019 è stato il tecnico del Chelsea dove ha vinto l’Europa League nel 2019. Gary Cahill – suo ex giocatore al Chelsea nell’ultima stagione giocata a Londra dal difensore della nazionale inglese, era il 2018/19 – racconta quanto fosse superstizioso il tecnico toscano (“ogni venerdì ci faceva provare la stessa azione, ma non c’era bisogno, era elementare“)

Vincenzo Montella

Dopo una lunga “gavetta” dalla sua prima esperienza in panchina al Catania (2011), passando per le panchine della Roma, Fiorentina, Milan, Siviglia e Adana Demirspor. Montella è approdato sulla panchina della nazionale Turca e nell ultime ore si parla di lui come probabile allenatore del Manchester United. Il tecnico italiano potrebbe sostituire ten Hag sulla panchina dei Red Devils

Antonio Conte

L’avventura dell’allenatore salentino Conte trasferitosi in Inghilterra nel 2021 rapito dal fascino di diventare il volto del nuovo progetto del Tottenham si è però rivelata un disastro e colma di problemi. A marzo del 2023 l’esperienza inglese ha avuto termine. La lite tra Thomas Tuchel e Antonio Conte in Chelsea-Tottenham è solo l’ultima di una lunga serie che ha visto protagonisti loro malgrado tanti big: da Mourinho a Ferguson, da Mancini a Guardiola, da Klopp a Simeone.

Lippi, il primo “mister” italiano sulle panchine cinesi

Dopo una carriera piena di titoli in Italia, sulle panchine più prestigiose come la Juventus e l’ Inter, nel  giugno 2004 Marcello Lippi divenne il commissario tecnico della nazionale italiana. Due anni dopo nel campionato del mondo 2006 giocato in Germania la squadra azzurra che non partiva con i favori del pronostico, riuscì a laurearsi per la quarta volta campione del mondo, battendo in semifinale la Germania per 2-0, dopo i tempi supplementari, e in finale la Francia per 5-3 dopo i tiri di rigore.

Il 17 maggio 2012 diventa allenatore del Guangzhou Evergrande, squadra della Cinese Super League, tornando su una panchina di un club a otto anni di distanza. Nel 2014 la squadra vince il quarto titolo, il terzo consecutivo dopo quelli del 2012 e del 2013, riconfermandosi campione della Cina. Nel 2016 viene nominato commissario tecnico della nazionale cinese. A ottobre 2020 ha annunciato il proprio ritiro da allenatore.

La fuga di Roberto Mancini in Arabia

E’ una cifra da urlo quella per la quale Roberto Mancini, ha abbandonato la panchina dell’Italia, andando a guadagnare questa enorme somma di petroldollari: 100 milioni! Saranno infatti 25 milioni all’anno fino al 2027, previsti dal contratto quadriennale firmato con la federazione dell’Arabia Saudita.

Ma non è tutto oro ciò che luccica, dalle ultime notizie sembrerebbe che l’allenatore abbia perso molto del suo consenso in Arabia ed adesso addirittura si parla di un possibile esonero. Mentre numerose sono le critiche ricevute da parte dei tifosi arabi, emergono immagini di Mancini con atteggiamenti poco eleganti mentre manda platealmente al diavolo il pubblico che lo insultava.

Risultati che non arrivano, giocatori che sembrano non seguirlo più e tifosi in rivolta sembra che l’avventura sia sempre più vicina a concludersi, un’esperienza che di certo Roberto Mancini non immaginava così. Tra giornalisti che lo accusano pubblicamente di guadagnare troppo e l’opinione pubblica gli dà contro a ogni vittoria che non arriva sembra essersi creato un vuoto di consensi,

“Sei il peggior manager che abbia mai visto nella mia nazionale. Torna in Italia”; “Lascia la nostra squadra nazionale, non ti vogliamo”, “vai in Italia e non tornare più“, questi sono alcuni dei messaggi dei tifosi sauditi, ai quali fanno da contrasto quelli dei supporters sampdoriani che ne invocano il ritorno: “ti aspettiamo”.

Perché alle volte è proprio vero non c’è posto migliore che “casa”. Ed aveva ragione il buon Massimo Troisi in suo film quando diceva “Chi fugge sa da cosa fugge, ma non sa mai cosa trova” !

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