L’inchiesta della Procura di Bari è stata delegata al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia Finanza. Appalti per la manutenzione negli ospedali dell’ASL Bari sarebbero stati affidati a imprenditori in cambio di regali e favori. Alcuni degli arrestati erano già noti agli inquirenti per essere stati state coinvolte in precedenti indagini nel settore della sanità. In corso numerose perquisizioni operate dalle Fiamme Gialle . Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Giuseppe Ronzino del Tribunale di Bari. Sono in corso di esecuzione 10 misure cautelari personali e numerose perquisizioni nei confronti dei soggetti coinvolti.
L ’associazione a delinquere scoperta dagli investigatori sarebbe stata messa in piedi e condotta dall’ Nicola Sansolini, 64 anni (di Taranto) direttore dell’Area tecnica dell’ ASL Bari. Gli indagati sono complessivamente 17. Per questo motivo a Procura di Bari ha chiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare per dieci, tra cui dirigenti e funzionari dell’azienda sanitaria barese, accusati, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, di associazione a delinquere finalizzata a corruzione e falso.
Oltre a Sansolini sono finiti dietro le sbarre anche i funzionari dell’ ASL Bari Nicola Iacobellis (di Giovinazzo), Concetta Sciannimanico, gli imprenditori Giovanni Crisanti e Nicola Minafra, ed un rappresentante Ignazio Gadaleta . Disposti arresti domiciliari per Paola Andriani, Nicola Murgolo, Cataldo Perrone e Giuseppe Ricci.
I dettagli dell’operazione saranno illustrati nella Procura di Bari nella conferenza stampa convocata alle 10:30 di questa matina.
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