Raggiunto l’accordo per l’acquisizione dell’italiana ITA Airways da parte di Lufthansa: sono infatti arrivati in tempo gli accordi sui “rimedi” da inviare a Bruxelles per garantire la concorrenza. La scadenza per l’invio dei remedies a Bruxelles era fissata alle 23:59 dell’11 novembre, anche se dalla Commissione europea è trapelata la disponibilità a concedere una certa flessibilità sui termini. Annunciato da tempo ma, come spesso capita nei matrimoni si è dovuto attendere l’ultimo minuto per pubblicare ufficialmente le pubblicazioni. ITA Airways è nata nel 2021 dall’Alitalia cronicamente in crisi, nella quale lo Stato italiano era già intervenuto negli anni.
Sono state quindi superate le divergenze tra Berlino e Roma sul prezzo finale della vendita: il Mef ha fatto sapere che “le condizioni economiche previste non sono cambiate rispetto all’accordo già siglato” nel maggio 2023. Quindi, non è stato assicurato alcuno sconto rispetto a quanto chiesto dal colosso tedesco. In base all’accordo del maggio 2023, Lufthansa intende acquisire inizialmente una quota di minoranza pari al 41% della società pubblica italiana per 325 milioni di euro, riservandosi la possibilità di salire al 100% nel medio termine. La compagnia tedesca aveva poi chiesto uno sconto di 10 milioni riguardo alla fase successiva che prevede l’acquisizione di un’ulteriore quota del 49% per 325 milioni. Ma, appunto, non gli è stato concesso. Il valore complessivo dell’operazione è stato quindi fissato a 829 milioni.
Entrando nel merito dei contratti, le parti si sono impegnate con la Commissione europea a rilasciare ad un competitor 15 coppie di slot giornalieri a Linate e all’ingresso di un vettore concorrente su una decina di rotte intraeuropee che le due compagnie coprono direttamente: la scelta è andata su EasyJet. Quanto poi alla richiesta della Commissione Ue sulle rotte tra Fiumicino e Washington, San Francisco e Toronto, i contratti firmati agevolano i collegamenti indiretti da altri hub europei per Air France e British Airways.
L’acquisizione di ITA Airways da parte di Lufthansa dovrebbe consentire al colosso tedesco di espandere il proprio accesso al mercato italiano, il terzo più grande dell’UE, fornendo allo stesso tempo a ITA un solido azionista. Dopo l’autorizzazione condizionata data a luglio dalla Commissione Europea, Lufthansa e ITA Airways attendono ora il verdetto finale. A gennaio la Commissione europea aveva aperto un'”indagine approfondita” sull’operazione, temendo una possibile riduzione della concorrenza su diverse rotte a corto e lungo raggio da e per l’Italia. Per finalizzare il dossier Bruxelles aveva quindi chiesto la cessione di una serie di slot aeroportuali ad altre compagnie per salvaguardare la concorrenza.
Altre società pretendenti avevano provato prima di Lufthansa, ad acquistare ITA Airways come il gruppo italo-svizzero di trasporti marittimi MSC nel gennaio 2022 o anche il fondo di investimento americano Certares che avrebbe associato Air France e Delta Airlines. Sullo sfondo resta la questione della comunicazione ai sindacati dell’avvio delle procedure di licenziamento per 2.059 dipendenti della ex Alitalia in amministrazione straordinaria: la cassa integrazione straordinaria è stata prorogata al 31 dicembre (con il tetto del 60% della retribuzione e il limite di 2.500 euro di importo). Dopo questa data i dipendenti avranno da 12 a 24 mesi di Naspi (grazie all’integrazione del Fondo volo non saranno previsti i limiti di importo introdotti per la Cigs). I sindacati però chiedono l’avvio di un confronto e premono per ottenere altri due anni di proroga della Cigs.