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3 Dicembre 2024 17:40

Inchiesta sui fondi per il Giubileo, indagati 5 funzionari

Al centro dell'inchiesta l'imprenditore Mirko Pellegrini. Le Fiamme Gialle hanno effettuato una serie di perquisizioni in Campidoglio nell'ambito di un'indagine per corruzione sugli appalti per il rifacimento del manto stradale.

Sono cinque i pubblici ufficiali coinvolti nell’indagine dei pm di Roma in cui si ipotizza anche il reato di corruzione nell’affidamento di appalti per la manutenzione stradale. “Le vicende riguardano presunti episodi – spiega una nota della procura -, corruttivi e fraudolenti posti in essere in fase di aggiudicazione ed esecuzione di appalti banditi nel settore della manutenzione e rifacimento del manto stradale, da Roma Capitale e Astral – Azienda Strade Lazio Spa

Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Romahanno dato esecuzione a decreti di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di diversi soggetti indagati, a vario titolo, per le ipotesi – prosegue la nota -, di associazione per delinquere, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata liberta’ degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e autoriciclaggio“. Le attivita’ riguardano, inoltre, “la sede legale e una filiale di un istituto di credito (non sottoposto a indagini)“.

L’imprenditore Mirko Pellegrini al centro dell’indagine

È Mirko Pellegrini, 46 anni, nato a Roma e residente a Frascati, l’imprenditore al centro dell’indagine della procura di Roma su un giro di tangenti che lo stesso avrebbe pagato ai pubblici ufficiali per ‘pilotare’ una serie di appalti per lavori di manutenzione delle strade. Le perquisizioni eseguite dalle Fiamme gialle hanno interessato – in particolare -, gli uffici di un dipartimento di via Luigi Petroselli dove sarebbero stati acquisiti degli atti. L’imprenditore, secondo quanto si apprende da fonti, avrebbe costituito un’associazione a delinquere del quale è il ‘dominus‘ finalizzata alla commissione di una serie di reati – turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio -, tra l’altro volti ad ottenere appalti per l’asfaltatura stradale da Roma Capitale.

Secondo quanto ricostruito dalla Gdf, l’imprenditore avrebbe commesso frode nella pubblica fornitura di appalti conclusi con Roma Capitale e altri enti pubblici- ad esempio a via della Serenissima, via della Magliana e piazzale De Bosis -, non adempiendo dolosamente agli obblighi contrattuali previsti e ponendo in essere espedienti ingannevoli per far apparire l’esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, con particolare allo spessore del manto di asfalto e alle qualità del materiale impiegato. Infine, il 46enne avrebbe dato o promesso utilità ai pubblici ufficiali affinché questi compissero atti contrari ai doveri d’ufficio.

Il sindaco Gualtieri istituisce una commissione interna

Su disposizione del Sindaco Roberto Gualtieri sono stati avviati i controlli sugli interventi realizzati dalle ditte oggetto dell’indagine ed è stata disposta la costituzione di una commissione ispettiva tecnica composta da esperti di lavori pubblici per verificare la corretta esecuzione delle opere. Inoltre è stata avviata un’indagine interna su tutto il perimetro di Roma Capitale, per verificare gli eventuali affidamenti alle ditte sulle quali la Guardia di Finanza ha chiesto approfondimenti al Dipartimento Lavori Pubblici.

Dalle prime risultanze sono emersi affidamenti, tutti effettuati attraverso le procedure di legge, compresi alcuni interventi giubilari: ogni elemento sarà messo a disposizione della Guardia di Finanza e della Procura nello spirito di massima collaborazione. “Voglio ribadire la mia gratitudine alla magistratura per il prezioso lavoro a tutela della legalità e l’indignazione per la possibilità che qualcuno abbia commesso irregolarità che non devono sporcare il lavoro per il rilancio di Roma ha commentato il sindaco Gualtieri.

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