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16 Novembre 2024 22:13

Mattarella: “Ho promulgato leggi che ritenevo sbagliate, ma era mio dovere farlo”

Le parole del Capo dello Stato agli studenti in occasione dei '25 anni dell'Osservatorio permanente giovani-editori'
di Silvia Signore

Le celebrazioni dei 25 anni di attività dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori sono cominciate con l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Le tecnologie digitali del nostro quotidiano tenderanno, con sempre maggiore intensità, a determinare ogni dimensione della nostra esistenza. Se saremo in grado di impiegare le straordinarie potenzialità delle innovazioni per affrontare le transizioni necessarie a garantirci un futuro sostenibile e inclusivo, per combattere disuguaglianze e povertà economiche e culturali, per perseguire il benessere individuale e sociale e la pacifica convivenza, allora sì l’AI e tutte le altre applicazioni che deriveranno da nuove scoperte saranno al servizio dell’umanità”. 

Andrea Ceccherini accoglie il presidente Mattarella

Dal 2000 con il sostegno di gruppi editoriali, fondazioni bancarie e grandi aziende dotate di responsabilità sociale, e in collaborazione con decine di migliaia di insegnanti, l’Osservatorio aiuta le nuove generazioni a guardare al futuro grazie a progetti, contenuti, eventi ed esperienze didattiche di alta qualità, senza oneri e costi per la scuola e gli studenti, e monitorate da istituti di ricerca indipendenti. Mattarella, parlando con gli studenti, mille giunti da tutta Italia, ha risposto a molte domande sull’informazione e l’Intelligenza Artificiale.

A Elena, studentessa dell’ultimo anno di liceo dalla provincia di Ancona, ha detto: “Siete la generazione chiamata ad adoperare tutti gli strumenti digitali a disposizione, ma non basta saper digitare su una tastiera per essere padroni degli strumenti e del proprio tempo. Bisogna informarsi acquisendo conoscenze per evitare trappole manipolative. I livelli di democraticità non devono essere ridotti da strumenti tecnologi non usati in modo adeguato”.  Con i ragazzi ha affrontato anche il problema della fuga dei cervelli, a loro ha detto: “Il problema non è andare all’estero, ma quando ci si trova costretti a farlo”.

Il presidente ha ricordato ai ragazzi che l’informazione non è un prodotto ma un bene essenziale: “Per i nativi digitali il pericolo è l’esposizione a un flusso informativo dove può prevalere la notizia che arriva prima o quella più accattivante. La funziona dei giornalisti è quella di certificatori di verità. Ai media permane il compito di essere i cani da guardia della democrazia”. Ha poi concluso: “Non esiste un ministero della verità. L’invito che viene a questa assemblea è: dubita e dibatti”

“Più volte mi è avvenuto di promulgare una legge che non condivido, che ritengo sbagliata, anche inopportuna”. E’ quanto ha detto oggi, 15 novembre, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli studenti in occasione dell’evento ’25 anni dell’Osservatorio permanente giovani-editori’, presieduto da Andrea Ceccherini. “E’ stata approvata dal Parlamento che esercita la volontà politica e io ho il dovere di promulgare a meno che non vi siano “evidenti incostituzionalità, in quel caso ho il dovere di non promulgare. Questo vale anche per alcuni decreti naturalmente

“In quasi dieci anni mi è capitato più volte di dover adottare decisioni che non condivido, ovviamente. Il presidente della Repubblica promulga leggi ed emana decreti e ha delle regole da rispettare, più volte mi è capitato di promulgare una legge che non condivido, ritenendola sbagliata o inopportuna. Ma è stata varata dal Parlamento e ho il dovere di promulgarla. Solo in un caso posso non farlo, quando rilevo che nel testo vi sono evidenti incostituzionalità e allora ho il dovere di non promulgarle. Ma deve essere evidente, non basta un dubbio, altrimenti usurperei i compiti della Corte Costituzionale“. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel corso dell’evento “25 anni di Osservatorio Permanente Giovani-Editori”, presieduto da Andrea Ceccherini.

I poteri dello Stato

“Il presidente della Repubblica entra in gioco anche quando c è un inceppamento del sistema. Le norme costituzionali non possono prevedere tutto quello che succederà. Il presidente allora interviene come un meccanico per il rimettere in funzionamento un sistema che si è inceppato. Questo comporta mettere in campo l’imparzialità. Questo comporta anche richiami alla coesione che non è l’antitesi alla dialettica. La coesione è il quadro fondamentale nell’interesse nazionale”, ha detto Mattarella.

Non sono fortilizi contrapposti che cercano di sottrarre territorio l’uno all’altro. I poteri dello Stato – ha spiegato Mattarella sono tutti chiamati a collaborare ciascuno nel suo compito, rispettando quello degli altri, è il principio del check and balance, dei contrappesi, dei limiti, degli equilibri, perché è importante per qualunque organo, per qualunque potere, il potere degli altri organi, perchè non vi sia nessuno nel nostro ordinamento che abbia troppo potere. Questa coralità di rispetto delle regole è fondamentale“.

Leggi giuste e sbagliate

Il Presidente della Repubblica promulga leggi, emana decreti e ha delle regole che deve rispettare – sottolinea Mattarella -. Ogni tanto sentirete appelli al Presidente della Repubblica ‘non firmi questa legge perché è sbagliata’ oppure ‘l’ha firmata vuole dire che la condivide’: sbagliano entrambi

Gli altri progetti dell’Osservatorio

E-Project promosso in collaborazione con Enel, aiuta gli studenti a passare dalla protesta per tutelare l’ambiente alla proposta. Con questo programma di alfabetizzazione ecologica ed energetica, l’Osservatorio risveglia la loro consapevolezza sul cambiamento climatico e fornisce loro strumenti per proporre soluzioni e fare, davvero, la differenza per il futuro.

Il Quotidiano in Classe, giunto alla 25ma edizione, è stato il primo progetto dell’Osservatorio. In poco tempo è diventato il più grande progetto di media literacy in Italia. Con 16 testate giornalistiche (Corriere della Sera, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Stampa, Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, Gazzetta del Sud, Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Bresciaoggi, Gazzetta di Parma) di diversi orientamenti a disposizione, i giovani si abituano a capire che cosa accade nel mondo e nelle loro comunità e a mettere a confronto differenti punti di vista.  In questo modo sviluppano il loro pensiero critico nei confronti dei media, cogliendo il valore dell’informazione di qualità come strumento educativo e democratico.

Con il progetto Young Factor, nato nel 2014 e svolto in collaborazione con Intesa Sanpaolo e UniCredit, i giovani esplorano le attuali sfide economiche e sviluppano le loro competenze economico-finanziarie, in classe e in incontri con giornalisti, esperti e i più alti rappresentanti del mondo bancario e delle istituzioni finanziarie europee. Con questo progetto, leader in Italia, i giovani diventano più padroni dei propri mezzi e delle loro scelte.

L’ intervento del Presidente Mattarella

Mattarella_giovani-editori
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