E’ quanto ha disposto Il Tar del Lazio con tre distinte ordinanze collegiali , pressochè identiche, trasferendo la competenza ai giudici amministrativi di Lecce in merito alle decisioni sull’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) rilasciata per l’esercizio dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto ritenuto di interesse strategico nazionale . Quindi sulle decisioni a riguardo dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per lo stabilimento ex Ilva di Taranto, sono competenti I giudici del Tar–Tribunale amministrativo regionale di Lecce .
I tre ricorsi erano tutti stati proposti dalla società Acciaierie d’Italia Spa. con i quali si sollecitava l’annullamento delle note ministeriali ad oggetto l’Aia nonché la richieste di rimodulazione dei cronoprogrammi di realizzazione degli interventi in attuazione di alcune prescrizione del Piano ambientale presentate dalla stessa società
Considerato che l’Avvocatura dello Stato, costituita in difesa delle Amministrazioni costituite in vista della camera di consiglio, “ha eccepito in via pregiudiziale l’incompetenza territoriale del Tar Lazio, in quanto gli atti impugnati, pur se emessi da Amministrazioni centrali, hanno effetto limitato all’ambito del territorio in cui è sito lo stabilimento di AdI, in relazione al quale è territorialmente ed inderogabilmente competente il Tar di Lecce”, ha evidenziato che “i provvedimenti censurati hanno effetto nell’ambito della sola Regione Puglia, trattandosi di impianto sito nei comuni di Taranto e Statte (in provincia di Taranto)“. I giudici eccependo inoltre che «la controversia in questione non rientra tra quelle ascritte alla competenza funzionale inderogabile del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio“,hanno ritenuto che la competenza territoriale sui ricorsi proposti appartiene al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, sede di Lecce, davanti al quale i giudizi potranno essere riassunti nei temini di legge.