Le mense delle scuole di Bari verranno gestite per i prossimi quattro anni dalla Ladisa Ristorazione. A mettere termine alla complicata querelle a suon di carte bollate, ricorsi e contro ricorsi, è arrivato il Consiglio di Stato, che accertando innanzitutto la regolarità della gara, ha emesso una sentenza definitiva che ha integralmente respintoil ricorso di primo grado presentato dalla Rti Cooperativa e Lavoro-Vivenda.
Secondo i giudici amministrativi il comportamento di Roberta Lorusso, direttore della ripartizione Politiche giovanili del Comune di Bari, che nel 2022 ha nominato il RUP (responsabile unico del procedimento) e la commissione di gara per l’aggiudicazione del bando da 13 milioni di euro per la gestione delle mense scolastiche di diversi quartieri del capoluogo pugliese. La circostanza che Roberta sia sorella di Valeria Lorusso e che quest’ultima sia dipendente di una società del gruppo Ladisa non è risultato aver influito sul risultato finale della gara, e quindi l’aggiudicazione non è stato viziata da alcun conflitto di interessi.
Valeria Lorusso chiariscono i giudici nella loro decisione, altro non è risultato essere che è una semplice dipendente della Finland (la società finanziaria capogruppo della famiglia Ladisa) della quale “non è amministratore, non possiede quote né ha ruolo direttivo”, motivo per il quale non è configurabile alla dirigente comunale Roberta Lorusso alcun interesse “finanziario, economico o personale che possa essere percepito come minaccia alla sua imparzialità”.