La giudice delle udienze preliminari Veronica Giacoia, del Tribunale di Busto Arsizio, ha condannato con rito abbreviato Riccardo Bossi, il primogenito 45enne di Umberto Bossi figlio primogenito del fondatore della Lega, per avere indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, a due anni e mezzo di carcere . Lo riferiscono fonti giudiziarie.
L’indagine risale al marzo di quest’anno, quando la Procura ha sviluppato una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate che riguardava l’indebita percezione dal figlio di Bossi di un assegno mensile di 280 euro che avrebbe dovuto usare per pagare l’affitto dell’appartamento nel quale viveva. Da quanto emerso, il figlio del fondatore della Lega era stato raggiunto da un’ingiunzione di sfratto per morosità già nel 2019 e avrebbe lasciato l’abitazione nel 2022.
La pm Nadia Calcaterra aveva chiesto una pena leggermente più alta, a due anni e quattro mesi. Bossi junior è stato anche condannato a risarcire una provvisionale di 15mila euro all’Inps. Il figlio del ‘Senatur’ aveva percepito circa 12mila euro tra il 2020 e il 2023 dopoi aver richiesto illegittimamente e quindi percepito illegalmente il famigerato reddito di cittadinanza.
L’erogazione del reddito di cittadinanza era collegata al canone di locazione di un appartamento. Appartamento dal quale, però, secondo gli inquirenti Bossi era già stato sfrattato da un anno in quanto moroso, dunque per non aver pagato l’affitto. Di qui la contestazione. E oggi la condanna in primo grado. Per Riccardo Bossi si tratta della terza condanna subita. In passato era già stato giudicato colpevole di Insolvenza fraudolenta e truffa.