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26 Febbraio 2025 21:45

Il presidente della Regione Molise, Roberti indagato per corruzione

Sono complessivamente 47 gli indagati nell'ambito dell'indagine della Dda di Campobasso. Nel mirino anche la moglie del governatore

Il governatore del Molise Francesco Roberti è indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Campobasso.  La chiusura delle indagini è firmata procuratore distrettuale Antimafia Nicola D’Angelo dal pm Vittorio Gallucci titolare del fascicolo d’indagine .  Con Roberti è indagata anche la moglie Elvira Gasbarro. Sono complessivamente 47 gli indagati ai quali nei giorni scorsi e’ stato notificato l’avviso di conclusione indagini.

Roberti, è presidente della Regione Molise dal 2023 , è indagato per episodi che sarebbero avvenuti tra il 2020 e il 2023, quando era sindaco di Termoli e presidente della provincia di Campobasso e membro del consiglio generale della Cosib, consorzio di cui fa parte anche una società coinvolta nelle indagini. I magistrati contestano a Roberti che in cambio di assunzioni fittizie e incarichi professionali per sua moglie, abbia favorito alcune aziende, approfittando della sua posizione di potere. Gli accertamenti sono stati condotti dalla Guardia di Finanza di Campobasso e in parte minore dei Carabinieri dal Noe. Ampia quindi l’indagine in termini di contestazioni e di persona iscritte nel registro degli indagati.

Secondo la Procura di CampobassoRoberti era coprogettista delle pratiche presentate dalla società Energia pulita al Comune di Termoli da lui stesso amministrato”. Ed “accettava dal direttore tecnico della società denaro e altre utilità per sé e per la moglie”. “Sono pronto a fornire alla magistratura tutte le necessarie informazioni utili – dichiara Roberti con una nota – a fare luce su ogni aspetto, affinché sia fatta piena chiarezza. Entro i 20 giorni previsti fornirò ogni dettaglio utile, per far sì che questa situazione possa risolversi rapidamente a conferma della correttezza del mio operato”. “Continuerò a svolgere il mio lavoro con la massima serietà e serenità . Come sempre, nutro piena fiducia nel lavoro della magistratura”

Nelle oltre 100 pagine dell’avviso di conclusione indagini sono riportati decine di episodi legati a estorsioni, traffico di droga, traffico illecito di materiali speciali e pericolosi, tra cui l’amianto, intimidazioni e minacce tra soggetti della provincia di Foggia in contatto con esponenti della malavita locale. Dalle carte dell’inchiesta emerge la presenza costante della malavita pugliese sulla costa molisana. Roberti non è coinvolto nei tronconi legati alla criminalità organizzata ma esclusivamente per le indagini sui casi di presunta corruzione.

Secondo l’accusa avrebbe favorito la società Energia Pulita e altre imprese, attraverso procedure amministrative agevolate e la concessione di autorizzazioni ambientali, in cambio di denaro e favori per se stesso e per sua moglie. L’inchiesta è suddivisa in diversi tronconi d’indagine. I reati contestati, a vario titolo, agli indagati (in tutto 45 persone e 2 società) sono molteplici: estorsione, traffico illecito di rifiuti, turbativa d’asta. L’inchiesta, che riguarda fatti accaduti tra il 2019 e il 2021, ha portato alla luce una serie di connessioni tra la malavita pugliese e molisana.

La nota difensiva di Roberti

Mi è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari per una vicenda che non riguarda il mio ruolo da Presidente della Giunta Regionale del Molise e per attività precedenti alla mia elezione. Mi preme precisare come da parte mia ci siano stati sempre comportamenti corretti e rispettosi della legge”. Roberti ha inoltre aggiunto di essere pronto a collaborare con la giustizia per fare piena luce sulla questione: “Sono pronto a fornire alla magistratura tutte le necessarie informazioni utili a fare luce su ogni aspetto, affinché sia fatta piena chiarezza. Entro i 20 giorni previsti fornirò ogni dettaglio utile, per far sì che questa situazione possa risolversi rapidamente a conferma della correttezza del mio operato”.

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