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12 Marzo 2025 20:52

Zampolli il “modellaro” che ha fatto conoscere Trump e Melania non sarà ‘l’inviato speciale’ Usa in Italia

Una cosa è certa: tra un viaggio e l'altro al servizio del presidente USA, Zampolli svilupperà i suoi progetti mondani e darà sfogo alla sua ansiosa ricerca di protagonismo e visibilità , grazie alla gratitudine anche e sopratutto di Melania, che all'italiano deve molto a partire dal suo matrimonio.

Il presidente USA Donald Trump ha annunciato in un post su Truth (il social network di sua proprietà) che l’ex-modellaro milanese Paolo Zampolli fino al giorno prima era stato da lui indicato indicato come suo inviato speciale in Italia, questa volta lo ha presentato come  “inviato speciale per le partnership globali”. Zampolli, con un passato di manager con la sua piccola agenzia di modelle ID Models, è l’uomo che ha fatto conoscere in una festa a casa sua durante la Milano Fashion Week , l’ormai ex-modella slovena Melania Knauss al suo futuro marito, oggi presidente USA. Ma quello che pochi ricordano e sanno, è che anche Donald Trump aveva finanziato ed aperto a New York un’agenzia di modelle che portava persino il suo cognome: Trump Model Management. Agenzia dal destino infelice, venendo chiusa nel 2017, che ha avuto non pochi problemi federali.

“Con la sua vasta esperienza di lavoro con le Nazioni Unite, il Kennedy Center e varie iniziative internazionali, Paolo ci aiuterà a promuovere gli interessi americani sulla scena globale” ha scritto il Presidente Trump commentando la nomina. Ma quello che pochi sanno è vi sarebbe stato uno scambio di informazioni fra i servizi segreti italiani e quelli americani, che hanno sconsigliato la nomina in Italia a causa dei trascorsi poco edificanti di Paolo Zampolli.

Il ruolo che inizialmente Trump aveva dato in Italia al 55enne erede della famiglia che aveva fondato la casa di giocattoli Harbert, era quello di rafforzare i legami politici ed economici tra Washington e Roma, spaziando dai rapporti commerciali alla cooperazione nel settore della difesa. Settori questi entrambi molto delicati dove senza il “semaforo verde” dei servizi segreti non si muove una foglia.

Paolo Zampolli è  nato a Milano nel 1970, dove ha cercato senza successo di farsi spazio nel mondo della moda fondando negli anni ’90, ha l’agenzia ID Models con uffici nel capoluogo lombardo ed a New York, dove era noto esclusivamente per il suo arrivo nelle feste e nei ristoranti con una limousine piena di “modelline” prevalentemente provenienti dai paesi dell’ Est.

I legami di Zampolli con l’attuale presidente degli Stati Uniti , che all’epoca dei fatti solo un noto immobiliarista pesantemente indebitato, nascono con un invito in una festa a Milano nel corso della quale Zampolli gli aveva fatto conoscere Melania Knauss, diventata in seguito l’attuale moglie di Trump. È stato infatti il “modellaro” milanese a far incontrare nel 1998 il tycoon e la futura first lady, un merito che ha spalancato a Zampolli le porte del resort trumpiano di Mar-a-Lago a Palm Beach, Florida. Ma dopo essere stato una presenza costante nella vita del tycoon, trasformandosi da modellaro ad immobiliarista, quest’anno è arrivato l’encomio politico.

Donald Trump gli ha affidato principalmente il compito di cambiate il dna del Kennedy Center, cuore della cultura liberal di Washington che Trump ha deciso di rivoluzionare. Il board è stato smantellato e il tycoon si è autonominato presidente del centro. Zampolli, con l’aiuto di Elon Musk, vorrebbe farne un luogo centrale della mondanità americana con eventi di arte contemporanea e serate da 200 dollari a biglietto per finanziare l’istituzione. Tra i progetti personali c’è anche l’apertura di un ristorante della catena Cipriani.

Zampolli ha ricoperto incarichi diplomatici per la Dominica, piccola isola caraibica, presso le Nazioni Unite . La sua nomina come inviato speciale in Italia ha suscitato non poca sorpresa e meraviglia in chi in Italia lo conosce bene, date le sue precedenti attività. Quella di inviato per le partnership globali, è forse il primo vero titolo che si aggiunge a quello ricoperto per l’isola caraibica. Una cosa è certa: tra un viaggio e l’altro al servizio del presidente USA, Zampolli svilupperà i suoi progetti mondani e darà sfogo alla sua ansiosa ricerca di protagonismo e visibilità , grazie alla gratitudine anche e sopratutto di Melania, che all’italiano deve molto a partire dal suo matrimonio.




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