È stata rintracciata e arrestata dalla Polizia di Stato in provincia di Caserta, è stata rintracciata in un hotel di Marcianise , Lucia Simeone, detta Luciana, collaboratrice del parlamentare europeo Fulvio Martusciello. La donna, originaria di Ercolano (Napoli), è stata colpita da un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità giudiziarie belghe per i reati, contestati a vario titolo anche ad altri indagati, di associazione per delinquere, riciclaggio e corruzione.
Lucia Simeone è stata tradotta nel carcere napoletano di Secondigliano e comparirà davanti al giudice Corinna Forte della Corte d’Appello di Napoli sabato mattina per l’interrogatorio di garanzia. Al momento non è ancora chiaro se l’inchiesta che ha portato al suo arresto possa essere collegata a quella sul presunto giro di corruzione che coinvolgerebbe lobbisti che operavano per il colosso cinese delle Huawei. Secondo quanto si è appreso, l’inchiesta nell’ambito della quale è stata arrestata la donna riguarderebbe una vicenda per la quale il nome del capodelegazione di Forza Italia al Parlamento europeo Martusciello è rimbalzato negli ultimi giorni più volte sulla stampa.
Il suo interrogatorio di garanzia si terrà sabato, davanti al giudice Corinna Forte della Corte d’Appello di Napoli. “Ancora non sappiamo nello specifico a cosa siano collegate le accuse” dice l’avvocato Antimo Giaccio, che difende l’indagata. “Lei era comunque una mera esecutrice di ordini, svolgeva il ruolo di segretaria. Vorrei capire di cosa rispondiamo, dove e quando si sono verificati i fatti: il minimo indispensabile per potersi sottoporre all’interrogatorio di sabato. La questione è anche capire di cosa sia in possesso l’autorità giudiziaria italiana, perché se dispone solo di un provvedimento striminzito senza altri dettagli diventa tutto più difficile“.