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12 Aprile 2025 02:56

Lulù Selassiè condannata a 1 anno e 8 mesi per stalking nei confronti di Bortuzzo

La decisione del Gup di Roma superiore di quattro mesi alla pena richiesta dal pm in un processo che si svolge con il rito abbreviato. Il nuotatore paralimpico era presente in aula alla lettura della sentenza

Il giudice per l’udienza preliminare di Roma ha condannato Lucrezia “Lulù” Hailé Selassiè, sedicente principessa etiope, accusata di stalking ai danni di Manuel Bortuzzo, il campione di nuoto paralimpico, presente oggi in aula in tribunale, con una pena di un anno e otto mesi (pena sospesa). La Selassiè è accusata di avere perseguitato Bortuzzo per mesi, arrivando a minacciarlo di morte se non fosse tornato con lei. Il pm aveva sollecitato una condanna a 1 anno e 4 mesi nell’ambito del processo svolto con il rito abbreviato

La donna è accusata di avere perseguitato Bortuzzo per mesi, arrivando a minacciarlo di morte se non fosse tornato con lei. Il pm aveva sollecitato una condanna a 1 anno e 4 mesi nell’ambito di un processo svolto con il rito abbreviato

I due si erano conosciuti tra le mura del Grande Fratello vip ed ha iniziato a vessare Bortuzzo con comportamenti sempre più aggressivi tanto che il nuotatore aveva deciso di denunciarla e la 27enne era stata sottoposta a divieto di avvicinamento e costretta a indossare il braccialetto elettronico per atti persecutori. Nel capo di imputazione i pm di piazzale Clodio scrivono che la ragazza ha procurato al suo ex “uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarla e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione“.

“Ho toccato il fondo della disperazione”, con queste parole Lucrezia Selassié ha rotto il silenzio su Instagram dopo la condanna per stalking nei confronti del campione di nuoto paralimpico Manuel Bortuzzo,

Le parole di Lulù

“Ho sopportato, per amore, il peso di calunnie non solo dal mio partner, ma anche da chi ha saputo manipolare la realtà, costruendo menzogne ai miei danni. Oggi mi trovo di fronte a una condanna che, seppur difficile da affrontare, non spegne la mia determinazione. Cammino a testa alta, consapevole che la giustizia non si esaurisce in un singolo verdetto, ma è un processo in continua evoluzione. E io continuerò a lottare, non solo per la mia verità, ma per la verità assoluta”, ha detto l’ex concorrente del Grande Fratello.

“Negli ultimi mesi ho affrontato il periodo più buio della mia vita. Ho visto persone prendere posizione contro di me senza conoscere i fatti, fidandosi ciecamente di chi ha costruito il mio dolore con le proprie bugie – dice SelassiéMa ho visto anche chi ha continuato a credere in me, nella mia forza e nell’integrità della persona che sono. Ma ciò che più mi ha distrutta non è stato solo il tradimento, non solo l’inganno e la menzogna. La delusione più grande l’ho provata verso me stessa. Mi sono ritrovata intrappolata in una realtà che non avevo scelto, a portare sulle spalle un peso che nessuno dovrebbe sopportare. Sono una giovane donna che si è trovata sola, sommersa da un’ondata di dolore troppo grande, troppo feroce, troppo ingiusto“.

Ho toccato il fondo della disperazione, sentendomi svuotata, senza forze, incapace perfino di riconoscere la persona che ero stata prima di tutto questo. Il dolore mi ha piegata, mi ha messa in ginocchio, mi ha fatto sentire fragile, piccola, persa“, aggiunge l’ex concorrente del Grande Fratello. “Eppure, nel buio più totale, qualcosa dentro di me ha continuato a brillare. Un frammento di forza, una scintilla di speranza. Non mi fermerò. Non lascerò che tutto questo definisca chi sono. Continuerò a lottare, non per rabbia, non per vendetta, ma perché la verità merita di essere raccontata

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