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19 Aprile 2025 23:44

La moglie del consigliere dem Caracciolo, vincitrice del bando di Aeroporti di Puglia aveva presentato un diploma di laurea “ritoccato”

Carmela Fiorella aveva ottenuto l'incarico di responsabile risorse umane di Adp. Il "trucchetto" ora scoperto, le avrebbe consentito di ottenere un contratto da 80 mila euro all’anno. Adesso si scusa: "Accecata dall'ambizione, solo colpa mia. Chiedo scusa"

Grazie agli approfondimenti interni condotti dall’Università di Bari una commissione ad hoc sulla documentazione presentata in autocertificazione da Carmela Fiorella in occasione del concorso pubblico bandito dalla società Aeroporti di Puglia, ieri è emerso che la moglie dell’ex capogruppo in consiglio regionale del Pd, Filippo Caracciolo, ha conseguito realmente un titolo di studi magistrale, ma non in Economia e Management come invece aveva indicato sulla pergamena depositata. 

Dopo il percorso triennale in Scienza dell’amministrazione pubblica e privata (uno dei corsi di laurea che afferiscono al dipartimento di Scienze Politiche), la Fiorella ha ottenuto in seguito il titolo magistrale in Scienze dell’amministrazione. Specialistica organica alla triennale sostenuta. Un percorso che però era estraneo in quanto non richiesto dai requisiti indicati dal bando di Adp. Ed ancora una volta una società della Regione Puglia dimostra di non controllare i titoli e le documentazioni propdotte dai candidati ai vari incarichi pubblici.

Il riscontro è arrivato dalla foto del titolo di studi della donna, sul quale manca il Qr code e l’adesivo antistrappo che viene applicato dal 2018 su tutte le pergamene di laurea rilasciate. Nelle carte presentate dalla Fiorella il Qr code manca, svelando che si tratta di una modifica rispetto ad un documento originale.  Sarebbe stata proprio la mancanza del codice a barre bidimensionale ad evidenzoare la contraffazione del’attestato: un dettaglio applicato sui titoli di studi Uniba che ha come obiettivo quello di agevolare l’identificazione del percorso di studio in caso si rivelasse necessario effettuare dei controlli. 

Nessuna contraffazione invece per le firme del rettore Antonio Felice Uricchio e del direttore generale Federico Gallo. Dal 2018, Uniba ha prodotto un sistema interno che permetteva a chi si era laureato dopo l’1 settembre 2012 e che non aveva ancora richiesto il titolo di studi di averlo attraverso una procedura semplificata. Titoli di studio che venivano prodotti con la firma di rettore e dg in carica. 

Il risultato del lavoro interno dell’Università di Bari verrà trasmesso prima al rettore Stefano Bronzini e poi all’avvocatura dell’Università. Successivamente tutto sarà inoltrato ad Aeroporti di Puglia che nelle scorse ore dopo gli articoli di stampa, aveva richiesto i necessari approfondimenti sul percorso accademico di Fiorella, che la dirigenza di AdP si era ben guardata dall’effettuare inizialmente. Questa mattina, la società Aeroporti di Puglia (partecipata al 100% dalla Regione Puglia) ha reso noto che “alla luce delle notizie pubblicate sugli organi d’informazione e sulla base delle verifiche effettuate in ordine alla documentazione prodotta dalla dottoressa Carmela Fiorella in sede di selezione quale dirigente delle Risorse umane, il presidente e il direttore generale hanno presentato un esposto all’autorità giudiziaria a tutela dell’onorabilità dell’azienda, degli organi societari e del personale“. La nota si conclude così: “Tale decisione è propedeutica alla costituzione di parte civile di Aeroporti di Puglia in sede di un eventuale procedimento giudiziario”.

Il palazzo di giustizia di Bari

A seguito all’esposto della società Aeroporti, la Procura di Bari ha aperto un fascicolo di indagine al momento senza indagati e ipotesi di reato, per accertare cosa effettivamente sia accaduto. Di certo ora la moglie dell’esponente dem (a sua volta attualmente sotto processo per turbativa d’asta e corruzione elettorale per un appalto da 6 milioni di euro per la ristrutturazione di una scuola a Corato – dovrà chiarire i motivi per il quale ha dichiarato un titolo di studio diverso da quello effettivamente posseduto, per partecipare unica candidata al bando


Carmela Fiorella dopo la deflagrazione sulla vicenda, ha deciso di esporre il proprio pensiero sulla vicenda. con un comunicato con il quale si assume la proprie responsabilità chiedendo scusa. “Rompo il silenzio e il riserbo che ho mantenuto dall’inizio di questa vicenda per assumermi pubblicamente tutte le responsabilità di quanto è accaduto“. 

Nella sua nota la Fiorella scrive: Sono stata accecata dall’ambizione di poter ricoprire un ruolo professionale che ritenevo potesse coronare il mio percorso di studi e la mia esperienza di lavoro nel campo delle Risorse umane, essendo laureata in Scienze delle Amministrazioni all’Università degli Studi di Bari, avendo conseguito un master in Organizzazione del Personale all’Università Bocconi e svolgendo l’attività di consulente delle Risorse umane in un’importante azienda privata” ed aggiunge alla fine “Chiedo scusa a tutti, in primis al Presidente, al Consiglio d’amministrazione, ai Commissari di concorso e a tutti i dipendenti di Aeroporti di Puglia, all’Università di Bari e alla mia famiglia. Soprattutto chiedo scusa pubblicamente, – conclude – come ho subito fatto in privato, a mio marito, che era totalmente ignaro e che sta subendo ingiustamente le conseguenze delle mie azioni. Sono pronta a rispondere del mio comportamento davanti alle autorità preposte, ma è giusto che paghi chi ha sbagliato e nessun altro“.

Richiesta di dimissioni del CdA di Aeroporti di Puglia

I consiglieri regionali di Forza Italia hanno chiesto, secondo noi giustamente,  “le dimissioni in blocco di tutto il cda della società” e con una nota congiumnta dichiarano.  “Apprendiamo che alle già dubbie questioni emerse, si aggiungono perplessità sui titoli e persino sulla laurea della moglie. Sono circostanze gravissime, davanti alle quali si frantuma ogni affidamento sul consiglio di amministrazione di Aeroporti di Puglia: perciò chiediamo le dimissioni immediate dei componenti su cui pesa la responsabilità di quanto accaduto”.

L’ ex capogruppo del PD Caracciolo che non ha voluto mai rispondere sulla questione che riguarda sua moglie. avrà la possibilità di spiegare tutto quello che sapeva e che sa, atto dovuto ricoprendo un ruolo pubblico elettivo profumatamente pagato con denaro pubblico, ha anche degli obblighi politici e morali nei confronti dell’ elettorato. Analogo discorso vale per i vertici pugliesi del Pd che continuano a tacere in un deflagrante imbarazzante silenzio.

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