La Procura di Milano nell’ambito del fascicolo cosiddetto “Ruby ter“ha chiesto il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari, e altre 31 persone, tra cui Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby. La richiesta di rinvio a giudizio della procura milanese passerà ora al vaglio di un giudice per l’udienza preliminare. Tra le 31 persone per le quali la Procura di Milano ha formulato la richiesta di processo nell’ ambito del procedimento “Ruby ter” compaiono la senatrice Maria Rosaria Rossi, che dovrà rispondere delle accuse a suo carico di falsa testimonianza, e Michele Apicella il chitarrista napoletano di Silvio Berlusconi, il quale dovrà rispondere di “corruzione in atti giudiziari” e di “falsa testimonianza“. L’accusa a carico di Silvio Berlusconi di “corruzione in atti giudiziari” è anche nei confronti di una ventina di ragazze ( accusate anche di “falsa testimonianza“), la stessa Ruby, il suo ex legale Luca Giuliante e ad altri, viene contestata fino allo scorso mese di maggio 2015, cioè allorquando vennero chiuse le indagini con atti notificati a fine giugno.
Le intercettazioni telefoniche
La procura di Milano ha notificato il 30 giugno scorso la chiusura delle indagini per il fascicolo “Ruby ter“ a carico di Berlusconi (con ipotesi di reato di corruzione) e altri 33 indagati, che respingono le accuse. Ora il giudice ha accolto la richiesta dei pm, disponendo l’invio degli atti delle intercettazioni al Parlamento, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione all’utilizzo nel procedimento. Nel filone principale dell’inchiesta «Ruby» Silvio Berlusconi è stato assolto in via definitiva.
La corruzione dei testimoni
L’inchiesta trae origine dalle motivazioni delle sentenze di due processi di primo grado: il processo «Ruby» a carico di Silvio Berlusconi (assolto con sentenza passata in giudicato) e il «Ruby bis» a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti. Nelle due sentenze il Tribunale rinviò gli atti alla procura perché procedesse per valutare un eventuale condizionamento dei testimoni. L’ipotesi dell’accusa è che siano stati versati circa 10 milioni di euro per corrompere testimoni, di cui 7 alla sola Ruby, dal 2011 al 2015. Tutti gli indagati hanno sempre respinto ogni addebito.
La Procura ha invece stralciato la posizione del funzionario di polizia Giorgia Iafrate ed ha chiesto per lei l’archiviazione: la Iafrate è accusata di falsa testimonianza in relazione all’ormai famosa notte passata da Ruby in Questura nel maggio 2010. Tuttavia, gli inquirenti, alla luce dell’interrogatorio da lei reso dopo la chiusura delle indagini, hanno deciso di chiedere al gip l’archiviazione. Le ragazze, ospiti ad Arcore e poi testimoni, che rischiano il processo sono: Ioana Amarghioalei, Lisney Barizonte, Iris Berardi, Roberta Bonasia, Francesca Cipriani, Concetta ed Eleonora De Vivo, Aris Espinosa (che oltre alla falsa testimonianza e alla corruzione risponde anche di reclutamento di una ragazza, Natascia Teatino, ai fini della prostituzione a villa San Martino), Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Marysthelle Polanco, Barbara Guerra, Miriam Loddo, Giovanna Rigato, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Elisa Toti e Ioana Visan. Anche la giornalista Silvia Trevaini (Studio Aperto-Italia 1) è accusata di falsa testimonianza e corruzione. La richiesta di rinvio a giudizio, poi, riguarda anche Luca Pedrini (falsa testimonianza), ex collaboratore di Nicole Minetti, il giornalista Carlo Rossella (falsa testimonianza), il pianista di Arcore Danilo Mariani (corruzione e falsa testimonianza) e sua moglie Simonetta Losi. Falsa testimonianza anche a carico di Giorgio Puricelli, ex massaggiatore del Milan ed ex consigliere regionale. L’ex compagno di Ruby, Luca Risso, invece, è accusato di falsa testimonianza e riciclaggio in relazione ai soldi che avrebbe ottenuto la marocchina dall’ex Cavaliere.