“Credo che quello che serve in questo momento di enormi cambiamenti mondiali sia la capacità di mettersi in discussione, di capire, di trattare. E di studiare. Lo faccio continuamente, perché tutto intorno a noi è in movimento frenetico e non di si può far trovare impreparati”. Dunque, Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere della Sera spiega che “leggo semplificazioni banali, analisi surreali, rispetto a un contesto che sta mettendo in discussione tutte le certezze che avevamo. E la cosa davvero difficile, per chi si trova al mio posto, è che qualsiasi cosa accada, in qualsiasi parte del mondo, ha un impatto anche su di noi”.
“Leggo sulla stampa di molte cose che mi preoccuperebbero – continua la presidente del Consiglio – , ma la verità è che le mie preoccupazioni viaggiano spesso a un altro livello rispetto al dibattito politico italiano. Se non capisci, se non ti prepari, sbagli. E se sbagli non sarai solo tu a pagarne il prezzo“.

“La verità è che non ho mai considerato i funerali del Papa un’occasione per mettere assieme questo o e quell’altro leader. – aggiunge la Meloni – Non avrei mai voluto passaggi o vertici politici che avrebbero distolto l’attenzione da quello che era un evento importantissimo per la comunità cristiana e cattolica, e per tutto il mondo“. C’è stato però il faccia a faccia Trump-Zelensky e a chi le chiede dov’era la premier dice: “Non sarei mai stata li‘. Non c’entravamo noi altri leader, non so se qualcuno ha pensato di doverci essere, ma io no“.
“Credo sia stato un momento bellissimo, e a quanto mi è stato detto dai protagonisti potrebbe anche aver rappresentato un punto di svolta. Forse l’ultimo regalo di Papa Francesco a noi tutti. Penso che meritasse un funerale imponente e senza alcun intoppo, come è stato, e penso che in quel faccia a faccia ci fosse, non so come dirlo… Il suo spirito”.
“Ovviamente si’, siamo d’accordo, lo dimostrano i voti. Poi ciascuno usa accenti diversi, è naturale. Ma non ho mai avuto reali problemi in questo campo”. Dice rispondendo a chi le chiede se la maggioranza sia compatta sulla strategia per la pace in Ucraina. “Credo che il governo si stia muovendo in maniera più che soddisfacente” sottolinea la presidente del Consiglio, aggiungendo che “ognuno interpreta al meglio il suo ruolo”.