IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di accelerare le procedure di cessione del gruppo ILVA in amministrazione straordinaria ai sensi del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39; Ritenuto altresi’ necessario armonizzare la tempistica del Piano delle misure e delle attivita’ di tutela ambientale e sanitaria con l’autorizzazione all’esercizio d’impresa in costanza di sequestro, al fine di rendere effettiva la possibilita’ di esercizio da parte del cessionario;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 4 dicembre 2015;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
EMANA
il seguente decreto-legge:
Art. 1
Accelerazione procedimento di cessione e disposizioni finanziarie 1.
1. All’articolo 4, comma 4-quater, del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo, dopo le parole: “rapidita‘ ed efficienza dell’intervento” sono inserite le seguenti: “, anche con riferimento ai profili di tutela ambientale“;
b) al secondo periodo, dopo le parole: “primaria istituzione finanziaria” sono aggiunte le seguenti: “o di consulenza aziendale“; la parola: “individuata” e’ sostituita dalle seguenti: “individuate, ai sensi delle disposizioni vigenti,“;
c) al terzo periodo, le parole: “Il commissario straordinario richiede al potenziale affittuario o acquirente, contestualmente alla presentazione dell’offerta, la presentazione di” sono sostituite dalle seguenti: “Le offerte sono corredate da“.
2. Entro il 30 giugno 2016, i commissari del Gruppo ILVA in amministrazione straordinaria espletano, nel rispetto dei principi di parita’ di trattamento, trasparenza e non discriminazione, le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali individuati dal programma commissariale ai sensi ed in osservanza delle modalita’ di cui all’articolo 4, comma 4-quater, del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, assicurando la discontinuita’, anche economica, della gestione da parte del o dei soggetti aggiudicatari.
3. Al solo scopo di accelerare il processo di trasferimento e conseguire la discontinuita’ di cui al comma 2, garantendo nel contempo la prosecuzione dell’attivita’ in modo da contemperare le esigenze di tutela dell’ambiente, della salute e dell’occupazione, nelle more del completamento delle procedure di trasferimento, e’ disposta in favore dell’amministrazione straordinaria l’erogazione della somma di 300 milioni di euro, indispensabile per fare fronte alle indilazionabili esigenze finanziarie del Gruppo ILVA in amministrazione straordinaria. L’erogazione della somma di cui al precedente periodo e’ disposta con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Il relativo stanziamento e’ iscritto sullo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. L’aggiudicatario, individuato all’esito della procedura di cui al comma 2, provvede alla restituzione allo Stato dell’importo erogato, maggiorato degli interessi al tasso percentuale Euribor a 6 mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la data di erogazione maggiorato di uno spread pari al 3 per cento, entro 60 giorni dal decreto di cessazione dell’esercizio dell’impresa di cui all’articolo 72 del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270. I rimborsi del capitale e degli interessi derivanti dall’erogazione di cui al presente comma sono versati all’entrata del bilancio dello Stato, per essere destinati al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
4. All’onere derivante dall’erogazione della somma di cui al comma 3, si provvede mediante versamento all’entrata del bilancio dello Stato, per un corrispondente importo, delle somme giacenti sulla contabilita’ speciale di cui all’articolo 45, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, non utilizzate per le finalita’ di cui al medesimo articolo. All’onere derivante dal venire meno del rimborso dei mutui di cui al predetto articolo 45, pari a 13,1 milioni di euro a decorrere dal 2017 in termini di saldo netto da finanziare e a 7,05 milioni di euro per l’anno 2017, 6,88 milioni di euro per l’anno 2018 e 6,71 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019, in termini di fabbisogno e indebitamento netto, si provvede mediante riduzione, per un importo pari a 13,1 milioni di euro a decorrere dal 2017, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2015-2017, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero.
5. Ai fini dell’immediata attuazione delle disposizioni recate dal presente decreto, il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare con propri decreti, da adottare entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le occorrenti variazioni di bilancio. Ove necessario, previa richiesta dell’amministrazione competente, il Ministero dell’economia e delle finanze puo’ disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria, la cui regolarizzazione avviene tempestivamente con l’emissione di ordini di pagamento sul pertinente capitolo di spesa.
6. L’organo commissariale del Gruppo ILVA in Amministrazione Straordinaria provvede al pagamento con priorita’ dei debiti prededucibili contratti nel corso dell’amministrazione straordinaria, anche in deroga al disposto dell’articolo 111-bis, ultimo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267. In relazione alle condotte poste in essere dall’organo commissariale del gruppo ILVA in amministrazione straordinaria e dai soggetti da esso funzionalmente delegati, in esecuzione di quanto disposto dal periodo che precede, trova applicazione, anche con riguardo alla responsabilita’ civile, l’esonero previsto dall’articolo 2, comma 6, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20.
7. All’articolo 2, comma 5, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, le parole da: “Con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri” fino alla fine del periodo, sono sostituite dalle seguenti: “Fermo restando il rispetto dei limiti di emissione previsti dalla normativa europea, il termine ultimo per l’attuazione del Piano, comprensivo delle prescrizioni di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 febbraio 2014, n. 53, e’ fissato al 31 dicembre 2016. E’ conseguentemente prorogato alla medesima data il termine di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231. Il comma 3-ter dell’articolo 2 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 89, e’ abrogato.“.
8. Qualora la realizzazione del piano industriale e finanziario, proposto dall’aggiudicatario ai sensi dell’articolo 4, comma 4-quater, del decreto-legge del 23 dicembre 2003 n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, relativamente allo stabilimento siderurgico ILVA S.p.A. di Taranto, richieda modifiche o integrazioni al Piano delle misure e delle attivita’ di tutela ambientale e sanitaria approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 marzo 2014 o ad altro titolo autorizzativo necessario per l’esercizio dell’impianto, esse sono autorizzate, su specifica istanza, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro della salute, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, che tiene luogo, ove necessario, della valutazione di impatto ambientale. La relativa istruttoria, nonche’ quella per l’attuazione delle conseguenti modifiche del Piano, sono effettuate ai sensi, rispettivamente, dei commi 5 e 9 dell’articolo 1, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 89, ove compatibili.
9. All’articolo 1, comma 7, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 89, le parole: “, e i suoi contenuti possono essere modificati con i procedimenti di cui agli articoli 29-octies e 29-nonies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni” sono soppresse.
10. Le procedure di cui al presente articolo si svolgono nel rispetto della normativa europea.