Condannato a cinque anni di reclusione l’ex senatore Giuseppe Ciarrapico per l’accusa di bancarotta. Le contestazioni riguardano il crac della società ‘Editoriale Ciociaria Oggi’ e la distrazione dei fondi pubblici. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero, Francesco D’Olio, Ciarrapico avrebbe utilizzato le casse dell’azienda con “l’intenzione di ingannare i soci e il pubblico” e per “conseguire un ingiusto profitto”. In passato la Guardia di Finanza sequestrò beni e proprietà per un valore di 2,5 milioni di euro. Si tratta di denaro pubblico che stava per essere erogato alle attivita’ del Gruppo Ciarrapico.
Se a Taranto i magistrati, invece di andare a visitare le redazioni di testate giornalistiche in fase di chiusura per manifestare “solidarietà” ed avere visibilità, controllassero anche sui soldi percepiti da qualche giornale e televisione non sarebbe una cattiva idea. Si tratta di soldi, di contributi pubblici, cioè soldi dei contribuenti.