Michele Emiliano presidente della Regione Puglia, in un suo commento postato sui socialnetwork alla vigilia di Natale, auspica che lo stabilimento Ilva di Taranto si riconvera utilizzando il gas, passando al cosiddetto ‘preridotto’ nella produzione. Ed aggiunge che se questa possibilità non verrà attuata dal governo, la Regione Puglia “non potrà che chiedere l’interruzione della produzione per come essa oggi si svolge“.
“Il 5 febbraio, alla ripresa del processo Ilva – scrive Emiliano – sarò in aula al fianco della Procura di Taranto in rappresentanza della Regione Puglia, persona offesa dai reati contestati agli imputati. Seguiremo il processo con puntigliosa attenzione e sosterremo la magistratura nel difficile compito di accertare la verità. Sosterremo tutte le parti civili che avranno bisogno di aiuto per sostenere la durata e la complessità del processo“.
Emiliano aggiunge che verrà fatto “ogni sforzo perché la fabbrica della morte smetta di mietere vittime, nonostante la sospensione del diritto che deriva dai decreti del governo che non hanno ancora consentito la riambientalizzazione della fabbrica e anzi registriamo ciò che avevamo considerato prevedibile, e cioè l’apertura della procedura di infrazione per aiuti di Stato in danno del governo italiano che renderà ancora più lento e complicato tale processo. Occorre cambiare strategia e cambiare registro“.
Per il governatore pugliese “siamo ancora in tempo per farlo decarbonizzando la Puglia e Taranto, passando dal carbone al gas nella alimentazione della fabbrica. Tale passaggio azzererebbe totalmente la pericolosità dell’impianto. Occorre che i grandi gruppi italiani del gas si pongano il problema di acquistare la fabbrica e riambientalizzarla passando al gas e al sistema di produzione del cosiddetto preridotto. Tutto questo – conclude Emiliano – è possibile. Basta volerlo. Altrimenti l’ILVA chiuderà rovinosamente senza che nessuno attutisca la sua caduta perché mai nessuno acquisterebbe una fabbrica vecchia e obsoleta che ha bisogno del carbone per funzionare“.
Immediati i commenti sulla pagina Facebook del Governatore. G.V. scrive : “Lei Emiliano non ha mai dovuto rendere conto realmente del suo operato, né da magistrato nê da politico. Dire sempre no a tutto non è la soluzione. Siete una vergogna per come avete trattato la questione Ilva“. C.G. commenta: “Per rispetto ai cittadini e ai lavoratori di Taranto, e per rispetto delle parti civili del processo Ilva che il governatore dice di voler sostenere, sarebbe utile che venissero rese pubbliche le fonti e le relazioni tecniche in base alle quali si afferma che sostituendo il carbone col gas sarebbe “azzerata la pericolosità dell’impianto“. È finito il tempo delle ipotesi, ogni affermazione che riguarda il rischio per la salute e la vita umana va basata su solida documentazione tecnico-scientifica“. M.L.N. è di parere opposto “Sarebbe il caso di impegnarsi a coprire i parchi minerari, per esempio“
Il caso ILVA: tutti ne parlano, pochissimi ne capiscono qualcosa, e parlano il meno possibile…