I Carabinieri della Stazione Taranto Principale hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di revoca della misura degli arresti domiciliari e ripristino della custodia cautelare in carcere Gaetano Diodato, 46enne, un noto pluripregiudicato tarantino. L’uomo, ben noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti penali in quanto arrestato per associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti in diverse operazioni condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce in con gli uomini della Polizia di Stato (operazione Alias, ottobre 2014) per “associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, estorsione, rapina e detenzione di armi” e dal Ros dei Carabinieri (operazione ‘Vortice-Deja’ Vù‘, novembre 2014) per “traffico internazionale di droga ed usura“, è accusato di aver violato nei giorni scorsi alcune prescrizioni relative al regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
In particolare, la condotta del Diodato non è sfuggita all’attento controllo dei militari che lo sorprendevano al di fuori dalla propria abitazione in compagnia di un’altra persona gravata da precedenti penali. L’uomo, al termine della compilazione degli atti previsti dalle norme di Legge, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale, dove passerà il primo di una lunga serie di Capodanno.
Il controllo esercitato sul territorio, anche in occasione delle festività natalizie, permette quotidianamente all’Arma dei Carabinieri di denunciare i soggetti che violino le norme relative alle restrizioni alternative di cui godono (detenzione e arresti domiciliari, sorveglianze speciali, obblighi di dimora, ecc.), con richieste e conseguenti esecuzioni di revoche dei benefici. Adesso sarà difficile, se non impossibile, per il legale difensore del Diodato richiedere altri benefici di pena per il suo assistito, e sopratutto per i giudici (quelli di manica larga… ) concederli.