Nel pomeriggio di domenica il marò Massimiliano Latorre è atterrato nell’aeroporto di Grottaglie con l’autorizzazione ricevuta dalla Corte Suprema indiana, di rientrare in Italia per curarsi. L’aereo è arrivato alla Stazione elicotteri della Marina Militare (Maristaeli) a Grottaglie poco dopo le 17 di sabato . Latorre è uscito scortato da un piccolo convoglio di auto e furgoni delle forze dell’ordine e della Marina. Ad aspettarlo ed accoglierlo in aeroporto il ministro della Difesa Roberta Pinotti e il capo di Stato maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi. Non era presente invece, contrariamente a quanto previsto in un primo momento, il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Il ministro aveva lasciato in auto la Stazione elicotteri poco prima dell’uscita del convoglio militare.
“Siamo contenti – ha detto il Ministro Pinotti – che oggi Massimiliano stia tornando. Dal momento della sua malattia abbiamo lavorato perché questo avvenisse. Ma noi non dimentichiamo che dobbiamo risolvere complessivamente la questione dei nostri due fucilieri di marina“. “Sono felicissima che sia in Italia, spero che si riprenda e che stia meglio. Finalmente staremo con papà tutti insieme noi figli”, è stato il commento a caldo della figlia, Giulia Latorre, che aveva criticato duramente l’atteggiamento degli italiani verso il caso , all’inizio del mese, quando il padre era stato colpito da un’ischemia motivo per il quale era stata fatta richiesta di rimpatrio. Grande è la soddisfazione e felicità dei commilitoni di Latorre e Girone. Il marò si è separato con disagio dal collega Salvatore Girone, verso il quale nutre intensi sentimenti di amicizia e colleganza che si sono rafforzati in questi due anni e mezzo: vi è stato costretto da ragioni mediche e avrà bisogno di riacquistare la tranquillità necessaria al suo ristabilimento.
Latorre ora è in Italia ove resterà per quattro mesi. Dopo l’atterraggio a Grottaglie Latorre ha raggiunto l’abitazione di una sorella, al Tramontone un quartiere di Taranto. “Siamo sollevati per il rientro a casa di Massimiliano e speranzosi che il percorso terapeutico che ha intrapreso possa condurlo ad un pieno recupero – ha detto Paola Moschetti, la compagna di Latorre –Massimiliano ritiene che sulla sua guarigione inciderà anche la rapida e definitiva soluzione della controversia con l’India, che possa finalmente restituire la serenità a lui e Salvatore Girone. Anche per questa ragione – prosegue – chiedo che nei prossimi mesi sia rispettato il nostro desiderio di assoluta privacy e discrezione. È tempo che Massimiliano si concentri sui suoi cari e sulla riabilitazione”.
Il presidente della Camera Boldrini che non perde occasione per manifestare la sua voce fuori dal coro, in occasione della sua visita all’istituto minorile Malaspina di Palermo, ha così commentato il rientro del marò: “Penso non si debba parlare né di vittoria, né di sconfitta per l’Italia. Uno dei due non sta bene ed era giusto che rientrasse. Resta il fatto che ci sono fucilieri italiani trattenuti. Bisogna fare in modo che questo caso si risolva. Quello che non si concepisce è che non c’è stata una presa di posizione chiara da parte delle autorità indiane. Che questo caso sia stato rimandato così tante volte, è un dato pesante, e per noi come Paese sta creando un notevole imbarazzo. Rimane il problema che a distanza di tutto questo tempo non sappiamo ancora perché questa situazione non viene sbloccata e deve essere quanto prima risolta. Colpevoli o innocenti, il merito non riguarda me, quello che dico è che bisogna sapere perché sono trattenuti e anche avere tempi certi. Al momento non abbiano avuto questo riscontro dalle autorità indiane“.