“Appare in tutto la sua vacuità il progetto del Governo Renzi di mettere sul mercato l’azienda dei Riva senza riferimento alcuno alla bonifica – dichiara in una nota il neo consigliere regionale Cosimo Borracino – Lo Stato doveva garantire, nell’anno appena trascorso, la nascita di una NEWCO, attraverso i fondi dell’apposito Fondo salva imprese, delle banche esposte coi Riva e della Cassa Depositi e Prestiti, risanare l’azienda per poi cederla. Nulla é accaduto. Rispetto poi alle prescrizioni contenute nell’AIA siamo ancora in alto mare e questo è grave“
“Appare chiaro ora l’assoluto silenzio del Governo nazionale – continua Borracino – sulla decisione della Procura Svizzera del non utilizzo dell’ingente patrimonio dei Riva. Da cappello al citato quadro nefasto l’ultimo nefasto Decreto salva Ilva che prevede che l’acquirente possa chiedere la modifica dell’autorizzazione integrata ambientale. Oramai si può fare di tutto con una facciatosta inaudita, sulla carne viva del popolo tarantino. Che ne è delle battaglie ambientaliste, delle tre Leggi regionali per la tutela della salute (Legge antidiossina, contro il benzopirene e per il danno sanitario) e dell’immane opera della Procura di Taranto? “
“Chi garantirà ora, dopo la privatizzazione quasi coatta, la tutela dei lavoratori e il risanamento ambientale? Troppa enfasi purtroppo vedo in giro rispetto ad un’operazione che invece andrebbe letta per quella che in realtà è:un grosso business per chi acquisterà l’acciaieria, senza le dovute necessarie tutele degli operai e dei cittadini tarantini. Amara e scomoda verità ma che va detta! Ritengo – conclude il consigliere regionale- oggi più che mai, che l’unica strada possibile per l’ambientalizzazione e la tutela dei livelli occupazionali sia il diretto controllo da parte dello Stato dell’azienda. Il resto, in tema col consueto stile renziano, è solo propaganda allo stato puro!”