I cantieri antiracket diventano realtà e Foggia si candida ad essere un laboratorio nazionale. Il Presidente di Ance Foggia e Presidente Pmi estero Gerardo Biancofiore, il Prefetto di Foggia Maria Tirone e il Presidente Onorario della Fai Tano Grasso hanno affisso ieri il logo antiracket ai cantieri edili delle imprese che hanno aderito al protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni estorsivi. Non solo un gesto simbolico, ma la consacrazione di una svolta culturale, all’insegna della trasparenza e della legalità. Da Foggia, nel periodo peggiore della sua storia recente per l’incremento di omicidi e per la guerra in atto tra bande criminali, parte un messaggio indirizzato al Mezzogiorno e all’intero Paese.
Il Patto Antiracket è stato sottoscritto lo scorso 12 ottobre presso la Prefettura. Mira, da un lato, ad assicurare alle autorità preposte alla sicurezza un quadro informativo esauriente rispetto ai cantieri che vengono aperti sul territorio, dall’altro a non lasciare nell’isolamento chi si trova ad essere vittima di un atto intimidatorio, assicurando una rete di protezione a tutela dell’attività. Alla cerimonia dell’affissione del logo, che si è svolto in mattinata, ha fatto seguito nel pomeriggio un interessante seminario formativo per gli imprenditori con la partecipazione del Prefetto, del Questore, dei vertici dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.
“La scelta di far seguire alla identificazione formale e rituale delle imprese aderenti al patto un momento di confronto strettamente operativo non è casuale”, ha detto Gerardo Biancofiore. Per il leader dei costruttori foggiani e coordinatore nazionale delle missioni di internazionalizzazione delle Pmi delle costruzioni, “il patto si sostanzierà di un lavoro continuo fatto di formazione e informazione, con il supporto qualificato della Fai, la Federazione antiracket. Gli imprenditori devono rispettare le leggi, ma questo non significa essere eroi! Devono sapere di poter contare sull’affiancamento di istituzioni e associazioni. Un percorso che si concretizza trasmettendo fiducia, un bene che non si compra al mercato ma che, appunto, è frutto di un impegno quotidiano. Fare l’imprenditore oggi è credere nella propria impresa e nelle persone che ti aiutano a svilupparla, nel territorio che ci circonda. Questa iniziativa contribuirà a migliorare l’ecosistema entro il quale si svolge l’attività aziendale. Per costruire il futuro migliore che non solo ci aspettiamo, ma che ci meritiamo”.