di Insider
E facciamo largo ai cervelloni. Gnudi Piero, anni 77, Commissario Ilva. Nella sua gestione l’Ilva è passata da un rating di BB a un rating di CCC+, come dire dalle stelle al cesso; da una probabilità di default del 1,96% al 21,04%; da un valore di equity di 1,5 miliardi di euro a 562 milioni di euro. A sancirlo con analisi e controanalisi è il Prof. Bini Mauro, docente di Finanza aziendale all’ Università Bocconi. Fare peggio era, oggettivamente, impossibile e non a caso il Governo gli aveva preventivamente garantito un salvacondotto penale e civile. Sarebbe simpatico conoscere la retribuzione di quest’arzillo vecchietto.
Ad ogni starnuto a Taranto nasce un’associazione. Ci si associa per non volere l’Ilva, per non volere l’Eni, per non volere Temparossa, per non volere le trivelle, per non volere le pale eoliche in mare, per non volere la propria suocera e per non volere il vicino di casa ma anche per volere l’aeroporto, per volere i turisti, per volere i prati verdi e gli alberi in fiore tutto l’anno. Insomma, Taranto è una Città che vuole! Solo apparentemente però, perché la voglia che anima queste associazioni è quella della conquista di una poltrona, qualunque essa sia, e soprattutto quello di finire davanti alle telecamere dell’unica tv locale superstite per raccontare i soliti stupidi slogan da mostrare ai propri familiari. Pensare a lavorare proprio no, eh? Dimenticavo, Taranto è la città dei baby pensionati e dei finti invalidi civili. La politica, nei decenni, non ha mai rifiutato a nessuno un’indennità, tranne che agli invalidi veri!
Il Sindaco di Taranto, Stefàno Lo Scrivàno, ha scritto, appunto, al sindaco di Siviglia invitandolo a Taranto per condividere la similitudine delle rispettive processioni della Settimana Santa. Ora, a parte alcune non irrilevanti differenze numeriche tra le due processioni, quella di Siviglia richiama ogni anno milioni di visitatori da ogni angolo del mondo, il Sindaco di Siviglia, Juan Espadas Cejas, ha replicato invitando il nostro amato Sindaco ad occuparsi meno delle attività epistolari e più del problema della Processionaria cittadina che laicamente, ma con grande passione, infesta i pochi alberi rimasti in Città.
Procedono invece alacremente, al rione Salinella di Taranto , i preparativi per perpetuare una delle nostre tradizioni barbariche: il falò di San Giuseppe. È un cancro ambientale pari agli scempi di ferragosto sulle spiagge del nostro litorale ma già da giorni si possono notare, per chi ha occhi per vedere, gli alti accatastamenti di legname, spesso verniciato, nelle aree verdi del rione. Mi chiedo come mai il nostro solerte ambientalista Marescotti Alessandro non abbia mai alzato il dito contro queste fonti violente di inquinamento. E, a proposito, perché altrettanto non fanno gli organi di Polizia. Spero che il Sindaco scriva una lettera sull’argomento.
Attimi di smarrimento durante la conferenza stampa del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, De Vincenti Claudio, di anni 68, sulla gestione degli 800 dico ottocentomilionidieuro destinati alla ripresa economica del nostro territorio. Alla affermazione del Sottosegretario che il Governo intende coinvolgere in uno scambio di idee le eccellenze professionali locali, gli astanti si sono guardati in faccia l’uno con l’altro e hanno abbandonato la sala in un silenzio tombale. Il povero De Vincenti non poteva sapere che l’unica eccellenza locale è il pettegolezzo.